Bimba 13enne veniva venduta a uomini adulti nelle campagne di Acate, rito abbreviato per la madre

L’operazione venne messa a segno a giugno del 2019 dalla Squadra Mobile di Ragusa con il coordinamento della Procura di Catania. All’epoca vennero arrestati la madre, il cosiddetto fidanzato della bambina (un marocchino di 30 anni), un amico di quest’ultimo, stessa nazionalita’ e due italiani, 61 e 89 anni.

Nel corso di controlli finalizzati al contrasto del capolarato, la Mobile aveva notato che quella bambina aveva degli atteggiamenti che non erano adeguati alla sua eta’. E approfondendo la sua storia familiare gli investigatori avevano raccolto elementi tali da comprendere che la bambina era solita avere rapporti sessuali con uomini molto piu’ grandi di lei, nelle campagne di Acate ed era la madre stessa ad accompagnarla.

Dalle cronache emerse che uno degli uomini arrestati pretendeva di avere ‘l’esclusiva” della bambina perche’ aveva concesso a madre e figlia la sua casa al mare. Poi la relazione con uno dei marocchini coinvolti e il suo amico. La Squadra Mobile quindi esegui’ un intervento di urgenza affidando la bambina ad un centro specializzato.

Sesso in cambio di benefici: la ragazzina era appena 13enne al momento dei fatti, per eta’ e per legge non in grado di autodeterminarsi in un contesto sociale degradato e di grande poverta’. La tutrice della piccola, si e’ costituita parte civile attraverso un legale nominato.
fonte Agi

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