È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ATTIVITA’ ESCURSIONISTICA DEL CAI
24 Apr 2012 17:49
Le quattro Cave è il titolo dell’escursione che il Club Alpino Italiano di Ragusa ha in programma domenica 29 aprile prossimo; interessante camminata che dalla periferia della città, si attraversano le cave San Leonardo, Misericordia, Paradiso e Volpe.
L’escursione scorre lungo dei sentieri naturali, artificiali e strade sterrate che collegano le cave fra loro a ridosso di Ragusa e che sono disposte geograficamente parallele in direzione ovest- est, secondo il loro senso di pendio; quindi hanno una conformazione similare come struttura orografica. Percorrerle rappresenta una vera emozione dovuta al tuffo nel cuore della natura, in particolare in questo periodo dell’anno, quando la vegetazione è intensamente sviluppata, con tonalità verdi e colori unici e di eccezionale e variegata intensità.
Le cave di riferimento hanno molti elementi in comune, come la flora, la fauna, la presenza antropica nel passato, lo sviluppo agricolo che le ha caratterizzate con le trasformazioni del suolo e la realizzazione nel passato di terrazzamenti per l’utilizzo di ogni angolo di terra. Un elemento molto importante che accomuna le prime due, è la presenza dei mulini ad acqua orizzontali, ormai quasi tutti ridotti a ruderi e che rappresentano i ricordi di un’era che ne faceva una fiorente industria molitoria fra la fine del 19° e la metà del 20° secolo. Di tutto quanto è stato costruito sui pendii delle cave nel passato, ora resta qualche testimonianza qua e là di vecchi e piccoli casolari e alcune aie, quasi sempre invasi dai cespugli e dai rovi, ma che ora offrono una visione col loro fascino; ciò dimostra che la natura tutto si riprende, quando l’uomo non manomette l’ambiente. Le quattro cave sono percorse da ruscelli permanenti, con un flusso d’acqua che varia con le stagioni e con la quantità di precipitazioni; non si escludono occasionali piene che producono devastanti trasformazioni del greto fluviale. A un primo sguardo verso l’orizzonte, le cave ragusane non si notano, perché sono incuneate in un altopiano, e si scorge la loro profondità e bellezza, solo quando si raggiunge il declivio che va verso il fondovalle. La zona iblea è unica con questa caratteristica orografica, e l’aspetto biologico sia floreale che faunistico è similare fra loro, infatti, in tutte le cave troviamo gli stessi elementi, anche se diversamente distribuiti. Un contrasto fra l’ambiente delle cave dove ormai l’antropizzazione è quasi scomparsa, e l’altopiano dove le moderne fattorie vanno sostituendo le vecchie masserie di una volta.
L’escursione inizia alle ore 8:30 dal torrente San Leonardo per raggiungere contrada Prato e proseguire in direzione della cava della Misericordia lungo il sentiero degli eremiti; raggiunto il torrente, si passa a ridosso del famoso rifugio Romitorio. Una ripida risalita lungo la vecchia mulattiera, conduce alla cresta nord della cava, da dove, percorrendo una breve scalinata, si arriva all’imbocco della cava Paradiso che si percorre a media altezza, per poi scendere al fondovalle e risalire dal lato nord fino all’altopiano in contrada Serra di Vento. Qualche chilometro ancora di percorso, e si raggiunge cava Paradiso, che è bella per la caratteristica impervia e per le gole profonde. Ora si è arrivati al capolinea, e ci si ferma per la pausa pranzo e un meritato riposo prima della ripartenza che è prevista nel primo pomeriggio. Tutto il tragitto è lungo circa 16 chilometri e presenta una buona difficoltà, quindi, occorre calzare scarpe da trekking, zaino con dentro le essenziali necessità per affrontare una giornata di cammino.
© Riproduzione riservata