ATTESA PER IL JAZZISTA JOHN TAYLOR FEAT NEA QUARTET

Appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica jazz quello che si terrà domani alle ore 21:00 per la Stagione di Musica della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica. Il compito di chiudere la stagione musicale sarà affidato ad uno dei più sofisticati pianisti jazz della scena contemporanea come John Taylor. Si tratta di un’interprete d’eccezione che ha saputo portare all’attenzione di pubblico e di critica con un linguaggio unico derivato da una commistione fra classica e jazz. Dalla sua musica fluida ed elegante scaturisce quell’armonia perfetta di suono e silenzio che traduce in note serenità d’animo e una penetrante sensibilità poetica. Nato a Manchester, ha cominciato a imporsi all’attenzione del pubblico nel 1969, collaborando con i sassofonisti Alan Skidmore e John Surman. All’inizio degli anni ’70 ha accompagnato la cantante Cleo Laine, ha cominciato a lavorare ad un suo sestetto e ha svolto anche un intenso lavoro come side-man per molti artisti ospiti al Ronnie Scott’s Club. Nella sua carriera ha lavorato con gruppi condotti da Jan Garbarek, Enrico Rava, Gil Evans, Lee Konitz e Charlie Mariano e in contesti più ristretti come i duetti con Tony Coe e Steve Argüelles. Per questo concerto, John Taylor accompagna il quartetto Néa. Il suo nome deriva da una parola del dialetto campi danese, uno dei tanti dialetti sardi, che significa prima luce del mattino. Ma ancor più propriamente questa parola vorrebbe indicare il momento dell’Aurora, un momento di magica sospensione tra l’indeterminatezza formale del buio della notte e la chiara luce del mattino dove le cose assumono un contorno preciso e inequivocabile. Per i quattro musicisti qui riuniti l’intenzione sarebbe dunque quella di cercare di mantenere l’idea musicale il più vicino possibile a quello stato nascente e originario, senza tuttavia mai perdere di vista la compiutezza formale. Per far sì che questo succeda è importante da parte dei quattro musicisti il mettersi costantemente in ascolto, ossia instaurare tra di loro un gioco attento di rimandi. Allo stesso modo questa disponibilità all’ascolto dovrebbe anche accadere tra palcoscenico e pubblico. Questo approccio lo si vuole attuale anche nel caso presente in cui il quartetto si impegna con le musiche del compositore e amico, Kenny Wheeler e del pianista John Taylor. Ricordiamo che per informazioni sulla Stagione e sul botteghino è possibile consultare il sito: www.fondazioneteatrogaribaldi.it.

 

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