Arturo Di Modica: artista universale. Il ricordo dei Ragusani nel Mondo

L'intera comunità iblea piange la scomparsa di uno dei suoi figli migliori e più rappresentativi, uno dei più grandi artisti viventi, il vittoriese ARTURO DI MODICA. Un male incurabile ha avuto alla fine la meglio sulla sua forte fibra.
La sua notorietà si deve  al mitico Toro in bronzo posto nei pressi di Wall Street,nel 1989, assurto negli anni a talismano vincente del capitalismo della grande finanza.New York, la metropoli per eccellenza del mondo intero, dopo il crollo delle Torri Gemelle ha come simbolo primario proprio la scultura dell'artista vittoriese. Milioni sono i visitatori che annualmente, in visita alla città della grande Mela, non mancano di sostare nei pressi della scultura per la classica posa ricordo.Misteriosa e ricca di fascino la collocazione della scultura nel sito ove e' stata posta.Pare che nottetempo, per evitare i rigidi controlli della polizia locale,e senza alcuna preventiva autorizzazione, Arturo ne  organizzò  il trasloco su dei camion,incurante del peso di oltre 3 tonnellate.

Le autorità newyorkesi, stupite da un'opera di faraonica imponenza, accettarono il bel regalo e non rimossero il possente e armonioso toro, scelta che il tempo confermò azzeccatissima.La fama dell'artista varcò ogni confine.Esemplari del Toro di analoghe dimensioni sono state successivamente collocati ad Amsterdam,Seoul, e Shanghai.Ma Arturo ha sempre avuto un forte legame con la propria città, ove ha realizzato una scuola di formazione per  artisti di tutto il mondo e un museo a cielo aperto.Il suo sogno, purtroppo rimasto tale, era quello di collocare alle foci dell'Ippari due cavalli alati in bronzo,alti quasi 40 metri; sarebbero stati la più imponente scultura bronzea a livello Europeo.Artista di statura mondiale, vera icona del genio ibleo, venne insignito del Premio Ragusani nel Mondo nel 2000. Carattere tenace e determinato, ambizioso e portato a pensare in grande, non si abbatteva dinanzi a difficoltà di ogni genere, anche di natura fisica, guardando al futuro con immutata fiducia ed entusiasmo.Ci mancherai caro Arturo.
Sebastiano D'Angelo, direttore associazione Ragusani nel Mondo

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