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ARTE IN SERRA
22 Set 2013 21:44
Scorgere il bello in alcuni particolari, ciò che a tanti sfugge. È il bello spesso nascosto fra le pieghe della plastica delle serre, fra le foglie e la sporcizia della terra. A catturarlo nelle sue foto il fotografo Gino Taranto, in mostra il prossimo 3 ottobre ad Ibla.
25 foto che catturano particolari di rara bellezza che solo un occhio sensibile può scorgere all’interno di una serra agricola. Sono le immagini che Gino Taranto, medico-fotografo vittoriese esporrà a partire dal prossimo 3 ottobre nello splendido Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla in occasione dell’evento Ibla Buskers. Da anni attivo nell’ambiente fotografico ragusano, già ammirato per le diverse personali e collettive realizzate anche fuori provincia, Taranto ha un’idea della bellezza che si discosta da quella alla quale molti si rifanno. “Siamo assuefatti alla bellezza, la subiamo ogni giorno, esasperata, indispensabile anche quando non lo è – spiega il fotografo-. È una bellezza che non amo e che non cerco nelle mie foto; esibita com’è, mi fa sentire un recettore passivo, privato del gusto della ricerca e della scoperta. Decenni di fotografia mi hanno invece insegnato a guardare con occhi curiosi e indagatori, che non si fidano della prima impressione; loro mi hanno spinto, negli ultimi anni, a cercare e fotografare soggetti “brutti”,secondo l’immaginario collettivo, ma capaci, se guardati diversamente, di rivelare sprazzi di bellezza talvolta tanto violenta quanto imprevista”. Emozioni sinora trovate in fabbriche dismesse, stazioni, porti, acquitrini, ora però è toccato alle serre. “Plastica, concimi, inquinamento e crisi economica, certamente, ma anche qualcos’altro, impensabile – prosegue Gino Taranto – plastica, sporcizia ed una natura inarrestabile sanno infatti generare, sotto i nostri occhi, tanti piccoli tesori discreti, quasi invisibili, ma belli. Ne viene fuori un’idea inedita delle nostre serre, che diventano, per una volta, delle tele dipinte sulle quali fotografico e pittorico giocano l’uno con l’altro senza dover scomodare i filtri di Photoshop”.
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