È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ARRIVA LA MUSICA SENZA STRUMENTI E SOLO CON LA VOCE DI “PROGETTO “23” GRUPPO DI ABILITA’ “POWER VOICE”
28 Feb 2013 09:53
Il “Circolo Lebowski” torna a tingersi di nero. Riecco “Drugo in black”, la serata reggae nei locali di via Duca D’Aosta 5 a Ragusa con la voce come strumento musicale. Gli ospiti, venerdì 1 marzo, a partire dalle 22,30, saranno, infatti, i componenti del gruppo “Progetto 23”, un ensemble di abilità “power voice”, squisitamente affinate grazie all’utilizzo della bocca, delle corde vocali e del diaframma come strumenti meramente musicali. Considerato il quinto elemento dell’hip hop, il beat box è il leitmotiv della loro massima manifestazione artistica e grazie alle tecniche offerte da questa forma di espressione musicale, i P23, che arrivano da Catania, tendono a contaminare sonorità e stili componendo groove, metriche, melodie e armonie multisfaccettate, spaziando dal rap al soul, dal jazz al reggae, dall’electro al funky facendo della propria voce, e talvolta del proprio corpo inteso come cassa armonica, un congegno atto a riprodurre melodie, suoni e rumori utili alla composizione e all’arrangiamento dei brani.
Tra il battere e il levare di casse e rullanti, bass line, fiati, riff, scratch ed effetti tutti fedelmente riprodotti esclusivamente con la bocca senza l’ausilio di alcun macchinario da due beat boxer titolati, trovano il loro naturale, quasi disarmante, supporto un rapper e una cantante dalle corde angeliche, l’uno all’antitesi dell’altra, tra aggressività e dolcezza, abilità metriche e melodiche, ma convergenti nell’intento di completare il beat box in un sound insolito e particolare, ammaliante e spiazzante, semplice ma geniale, per rendere P23 una band più unica che rara nel suo genere, contribuendo a far apprezzare quest’arte spesso sottovalutata se non sconosciuta.
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