Approda al Teatro Romea di Murcia (Spagna) il coro Erasmus

È destinato a far parlare di sé l’ormai noto progetto di cui è parte la Scuola Primaria dell’I.C. “L. Pirandello” di Comiso, diretto dalla dirigente Veronica Veneziano, che porta ragazze e ragazzi di cinque Paesi europei ad esibirsi da ambienti semplici e naturali, come accaduto in Croazia con la performance avvenuta all’interno di una grotta, ai più prestigiosi teatri europei, fra cui quello visitato nell’ultima mobilità in Spagna, ovvero il Teatro Romea di Murcia, un meraviglioso teatro con 160 anni di storia e molte leggende.

Sono rientrate domenica 18 dicembre le sei alunne della Scuola Primaria che, affiancate dalle insegnanti Emanuela Melfi, coordinatrice italiana del progetto, Gabriella Calafiore, maestra del coro ed Elisa La Cognata, responsabile della comunicazione per la scuola primaria, hanno potuto godere di questa unica e straordinaria possibilità formativa, educativa e socio culturale.

Dal 12 al 16 dicembre, infatti, il grande coro europeo Erasmus, formatosi più di due anni fa grazie all’intuizione geniale dell’ins. Pilar Daza Morales, referente spagnola del progetto, si è dato appuntamento a Murcia, nel cuore del sud della Spagna, una città moderna e dinamica ma con una forte attenzione all’arte e alla cultura, in tutte le sue forme. Ad accogliere le diverse delegazioni, ragazzi ed insegnanti dei Paesi partner hanno trovato il team condotto dall’ins. Nuria Escolano del CEIP Luis Costa. Durante la settimana, i piccoli cantori provenienti da Spagna, Italia, Croazia, Polonia e Grecia, con un’età compresa fra i 9 e i 12 anni, hanno lavorato insieme e con impegno, per la realizzazione di un nutrito repertorio di canti natalizi e della tradizione popolare di ciascun Paese.

Il risultato di tanta dedizione è stato sotto gli occhi di tutti. Grazie alle dirette Facebook trasmesse dai luoghi dove il coro si è esibito, ovvero la Basilica “La Vera Cruz” di Caravaca de la Cruz, l’Auditorium Victor Villegas di Murcia ed infine, la straordinaria cornice del Teatro Romea è stato possibile percepire quanto i ragazzi e i loro maestri si siano spesi perché questo grande ed ambizioso progetto, partito in piena pandemia, potesse diventare un grandioso meccanismo che coinvolge più di 100 alunni che lavorano tutto l’anno nei loro Paesi, altrettanti insegnanti che li coordinano, centinaia di famiglie che collaborano durante le mobilità per l’accoglienza degli ospiti e poi dirigenti, collaboratori e amministrazioni pubbliche che rendono disponibili ambienti, autorizzazioni e mezzi.

In occasione dell’ultimo e più importante concerto di questa mobilità in Spagna, il teatro si è presentato gremito da un pubblico pagante che ha trovato goduto di uno spettacolo travolgente ed emozionante. Il gran finale ha visto il coro fondersi con il pubblico e con la magnifica location in una maniera perfetta ed è culminato in un fragoroso e scalpitante applauso durato diversi minuti, rendendo omaggio alla grandiosità ed eccezionalità del progetto.

“Ci auguriamo – auspica la coordinatrice italiana Emanuela Melfi – che il progetto, pur avendo riscosso già l’apprezzamento di un vasto e variegato pubblico europeo, possa ottenere un più ampio respiro e divenire una progettazione Erasmus stabile, essendo stato riconosciuto da più parti, tra cui esperti di musica ed educatori, un progetto senza precedenti per questa fascia d’età; per i suoi contenuti, per gli stimoli che fornisce, per la varietà di nuove realtà che permette di scoprire, per le innumerevoli opportunità di sviluppo personale e relazionale che fornisce. Un’espressione corale di voci ha un’enorme potenza, nonché enormi potenzialità. L’esperienza è stata indimenticabile, magica e unica. Il coro è cresciuto, è forte, calca scene sempre più importanti e si nutre del sostegno e del supporto che riceve ad ogni sua esibizione. Siamo certi che ne sentiremo parlare ancora, perché grande è la passione che lo muove ed ancora più forte quella che lo sostiene”.

“Nel complimentarmi con alunni, docenti, dirigenti scolastici e genitori, è indiscutibile che la musica e il canto – ha commentato il sindaco Maria Rita Schembari – da sempre uniscono i popoli e siamo fieri che i nostri ragazzi siano stati ponti di amicizie e solidarietà e abbiano imparato il valore della fratellanza”.

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