Antonio Pascale e una lezione su Proust, nel bistrot letterario di Oro Hotel di Modica

“Marcel Proust spiegato bene in 50 minuti: perché leggere Proust ci allunga la vita e ci fa sentire di più e meglio la vita stessa”. Con questo tema Antonio Pascale sarà protagonista dell’Aperitivo con l’autore in programma venerdì 4 ottobre nel bistrot letterario del nuovissimo Oro Hotel, che sorge proprio nel cuore del centro storico di Modica Bassa, con l’idea forte di coniugare tutto ciò che rappresenta appunto “l’oro” del territorio: l’accoglienza e la cucina, la storia e la cultura.

Dopo le prime “Cene con l’Autore” di taglio musicale – con Mario Bonanno e Alfred Brendel – la rassegna prende un taglio più letterario e stavolta vedrà dialogare col pubblico Antonio Pascale, giornalista e blogger oltre che autore per Einaudi.

La sua sarà appunto una lezione informale su come leggere la vita con Proust: “Cinquanta minuti – anticipa lui stesso – per rispondere alla domanda che prima o poi, magari in qualche notte angosciosa o in una giornata uggiosa ce la poniamo: ma che ci facciamo qui? Sì, qui, che siamo venuti a fare? Quali sono i motivi che rendono la vita degna di essere vissuta? Mistici, predicatori e filosofi c’hanno provato a fornire risposte, e nel novero, tuttavia, vanno considerati anche alcuni scrittori, come Marcel Proust con la sua ricerca del tempo perduto. In 50 minuti e attraverso 4 punti cardinali cercheremo di orientarci nell’opera di Proust: leggere la ricerca del tempo perduto ci dono super poteri così da entrare nel terzo millennio con i sensi amplificati”.

“Abbiamo pensato ad ognuno degli spazi e dei momenti dell’hotel – conferma la proprietaria Piera Ficili – con un’impronta letteraria. Il nostro giardino interno e il nostro bistrot sono circondati da grandi librerie ricolme di libri e i nostri piatti vengono sempre accompagnati da una citazione letteraria. Cene e aperitivi con gli autori rappresentano un progetto che corona questa filosofia di ospitalità e che lanciamo per trasformare sempre di più il nostro bistrot in uno spazio in cui la cultura e la cucina si toccheranno e si intrecceranno”.

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