ANCORA DI MISURA

Un Padua tutto grinta e cuore, pur dominando lo Svicat Campi Salentina, perde ancora una volta di un punto e manca la promozione diretta in B per soli due punti. Adesso, per conquistare la serie cadetta, bisognerà battere, nel barrage nazionale, la vincente tra Livorno e Jesi

 

Al Padua non basta un grande cuore per ribaltare il risultato dell’andata e fare sua la promozione diretta in serie B. Pur giocando un’ottima partita, forse per intensità e grinta la migliore dell’anno, al Trevisi di Campi Salentina i ragusani perdono, così come all’andata, per un solo punto e, adesso, per conquistare la serie cadetta dovranno passare attraverso il barrage nazionale dove affronteranno la vincente della sfida che vede di fronte il Livorno e lo Jesi e che si gioca nel pomeriggio di oggi.

Che i paduini non fossero venuti nel Salento per fare i turisti lo si è visto fin dal primo minuto, con i biancazzurri che si fiondano subito in attacco e con il Campi che arranca e, per arginare la marea iblea, è costretto a ricorrere a sistematici falli. Così, già al 4°, il Padua passa in vantaggio con un calcio di Peppe Iacono. 0 a 3.

Per vincere il doppio incontro la squadra del presidente Tumino deve vincere con uno scarto di almeno otto punti e così, per i ragusani, il piano di gioco non cambia: attacco, attacco, attacco.

Con un avversario così straripante, ai salentini non resta che affidarsi ai falli, anche brutti, come quello, al 12°, ai danni di Enoc Valenti che, lanciato in meta, viene placcato al collo a 10 metri dalla linea di meta. Per l’arbitro, il signor Massimo Salierno di Napoli, è un fallo da cartellino giallo e capitan Paolo D’Oria è spedito per dieci minuti dietro i pali iblei.

Due parole, adesso, sul fischietto partenopeo. Oggi il signor Salierno non ha sbagliato nulla, ha tenuto benissimo in mano l’incontro, ed è stato bravo a sventolare i cartellino non appena si è reso conto che la partita stava prendendo una brutta piega e i campioti avevano deciso di metterla sull’intimidazione fisica. Se domenica scorsa, a Ragusa, ci fosse stato un arbitro come quello visto oggi all’opera, adesso staremmo commentando un risultato diverso. Ma torniamo alla cronaca.

Il Padua, con l’uomo in più, accelera ancora e al 19° è un altro giocatore in maglia verde, Costin Croitori, a commettere l’ennesimo fallo di antigioco e ad accomodarsi dietro i pali biancazzurri.

Con la doppia superiorità le prospettive si fanno rosee per il XV del duo Vinti/Iacono.

Al 21° il Padua allunga grazie a un calcio di capitan Iacono, ma tre minuti dopo Eugenio Lo Presti commette un fallo in ruck e l’arbitro lo manda a riposarsi per 10 minuti. Con il conseguente calcio di punizione Fabrizio Romano accorcia. 3 a 6.

La partita continua a farla il Padua ma i ragusani non riescono a concretizzare la loro superiorità nel gioco. E al 31°, al primo errore, i paduini vengono puniti.

Touche sui 5 metri per la formazione campiota, carrettino e meta di Carmine Tardio, alla sua quarta meta in fotocopia in due partite. Romano non centra i pali. 8 a 6 e tutto da rifare per gli iblei.

Ma il cuore azzurro non smette di battere e, proprio allo scadere del primo tempo, il cecchino ibleo mette ancora una volta l’ovale in mezzo ai pali. 8 a 9 e squadre al riposo.

La ripresa vede ancora una volta i biancazzurri in avanti ma al 42°, dopo un capovolgimento di fronte, i salentini marcano la loro seconda meta con l’estremo Walter Romano. Il tanto temuto Fabrizio Romano sbaglia ancora una volta la trasformazione. 13 a 9.

La giornata è calda, e allora iniziano i cambi in casa iblea. Prima Paolo Bellio cede il posto a Stefano Distefano, poi Stefano Tumino entra al posto di Lorenzo Castello, infine Giuseppe Di Mauro esce per far posto a Giovanni Tumino, con il conseguente spostamento della seconda linea Antonio Modica nel ruolo di tallonatore.

In mezzo, al 54°, per l’ennesimo fallo dei padroni di casa, un calcio di Peppe Iacono porta sul 13 a 12 il risultato, risultato che poi risulterà quello finale.

Da questo momento in campo non accade più nulla di rilevante, se non un calcio di punizione sbagliato dal capitano ibleo e le sostituzioni di Eugenio Lo Presti, Giuseppe Modica e Michele Campanella che lasciano il posto a Fabio Baglieri, Andrea Battaglia e Andrea Solarino.

La partita è sempre in mano ai ragusani che però non riescono a concretizzare tanta mole di gioco e che, pur attaccando con il coltello tra i denti, pian piano si spengono. Da parte loro, invece, i pugliesi non riescono ad imbastire un’azione degna di questo nome. Così le squadre non si graffiano più e al triplice fischio finale, giustamente, si scatena la festa tuttaverde, mentre nei visi dei ragusani si legge la delusione per l’occasione mancata.

Per tutti, le parole di coach Vinti: «Abbiamo giocato un’ottima partita e non ho nulla da rimproverare ai miei uomini. L’appuntamento con la B lo abbiamo mancato nella partita di andata, ma se giochiamo in questo modo non ci sono avversari che potranno tenerci testa. Sono molto fiducioso per prossimo doppio incontro, Livorno o Jesi che sia».

 Il Padua Rugby Ragusa giocherà domenica prossima a Jesi per il barrage nazionale per la promozione in serie B. La partita di ritorno si giocherà sette giorni dopo a Ragusa.

Stamattina, al Petrulli di Ragusa si è anche giocata la finale di andata per l’accesso al prossimo campionato Under 20 Elite, una sorta di serie A di categoria, tra il Padua di coach Enzo Novello e il Benevento. A vincere sono stati i campani con il risultato di 14 a 22, dopo che fino a metà del secondo tempo i novellini erano in vantaggio per 14 a 8.

 

 

 

 

 

 

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