Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
Anche a Vittoria, in aumento i casi di disturbi alimentari a causa della pandemia. La proposta di Idea Liberale
26 Mar 2021 09:00
“Con la pandemia, i disturbi del comportamento alimentare, soprattutto per i ragazzi in età scolare, si sono intensificati, sia a livello nazionale che nel nostro territorio: il dato, per altro non è sorprendente, se si considera l’impatto che il virus e le restrizioni hanno avuto sulla quotidianità degli adolescenti che costituiscono la fascia d’età più esposta a queste patologie”.
E’ la riflessione che arriva dal presidente di Idea Liberale, Giuseppe Scuderi, che, sulla scorta di esperienze simili già attivate in alcune realtà italiane, lancia una proposta al Comune di Vittoria. “Alla luce dei riscontri sempre più numerosi che, purtroppo, si registrano in ordine alle suddette patologie – afferma Scuderi – potrebbe essere utile attivare un Pronto soccorso alimentare, contattando gli esperti e gli specialisti del Coordinamento nazionale disturbi del comportamento alimentare per dare vita a una specifica azione di assistenza soprattutto in seno alle scuole dove è più facile raccogliere segnali di disagio del genere.
L’organizzazione di volontariato di secondo livello riunisce associazioni impegnate in diverse regioni italiane, anche in Sicilia. Dobbiamo prendere atto che la crescita dei casi è dovuta sia alle difficoltà, e a volte all’impossibilità, per i motivi che conosciamo, di accedere a un servizio di cura, sia perché la costrizione all’isolamento ha talvolta scardinato un equilibrio già fragile e precario, fatto di rituali talora ossessivi e di regole rigide rispetto al cibo, all’immagine corporea e all’attività fisica.
Secondo gli esperti, in alcuni casi il disturbo nel comportamento alimentare si è palesato per la prima volta proprio durante il lockdown, in altri, invece, la prima fase ha costituito in qualche modo un’area di comfort in quanto era possibile non farsi vedere e non uscire, quindi non vi era la necessità di trovare giustificazioni per sottrarsi a momenti conviviali e sociali e però si è assistito a un peggioramento nella fase successiva. E’ un tema molto serio e sono certo che la Commissione straordinaria valuterà con attenzione la nostra richiesta di potere attivare una iniziativa di supporto del genere, andando incontro, in presenza o da remoto, quando è attiva la Dad, alle esigenze degli studenti”.
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