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ALL’EX MASSERIA TUMINO UN SEMINARIO INTERCULTURALE CHE HA COINVOLTO QUATTRO PAESI .
16 Nov 2014 19:33
Due giorni di confronto e studio nei locali dell’ex masseria Tumino a conclusione del progetto fit.com sul tema de “L’incontro culturale attraverso l’arte, la comunicazione e l’educazione non formale, in quattro contesti geografici e culturali differenti tra loro”. Un vero e proprio laboratorio “in progress”, pensato per i giovani e che nasce dall’incontro di cinque organizzazioni, il Consorzio “La Città Solidale” e l’Associazione “Terra e Popoli “ Onlus di Ragusa per l’Italia; l’Associazione “Tacci per la Tanzania” , l’Associazione “Caci per il Perù” e l’Acli . Presenti all’incontro tutti partners tranne quelli della Tanzania. Tra i beneficiari diretti del progetto 8 operatori, provenienti dai quattro Paesi coinvolti e 24 giovani, dai 15 ai 29 anni, selezionati in base a criteri di svantaggio socio economico. Obiettivo, diventare operatori sociali nell’ambito delle relazioni con gli stranieri. L’arte, quindi, al centro della relazione tra soggetti detentori di culture diverse, ma che si riconoscono attraverso la danza, la musica e il movimento in genere.
Il progetto Fit.com è stato articolato, nell’arco di un anno, in quattro macro fasi, come ha spiegato Valentina Distefano, coordinatore locale. I partecipanti durante il primo ciclo di formazione hanno avuto modo di effettuare dei viaggi di studio (job shadowing). Il secondo ciclo del progetto ha previsto il confronto e la condivisione delle esperienze. L’ultima fase ha visto la realizzazione delle performances artistiche scelte come strumenti di dialogo interculturale. Tra i giovani che hanno fatto esperienza all’estero, anche Dario Guastella che in Tanzania ha potuto interiorizzare il diverso senso del tempo e le differenze culturali tra il villaggio e la città. Il suo racconto è stato anticipato da un video che ha documentato il suo viaggio in Tanzania.
Alessia La Rosa, socio dell’associazione Terra e Popoli, ha partecipato al progetto anche nel ruolo di facilitatore. “ La nostra è ormai una realtà multiculturale- ha detto- dove è facile che si creino situazioni di conflitto. Questo progetto ha inteso superare le difficoltà, rendendo il dialogo tra culture diverse più fluido e costruttivo. L’arte è un mezzo per raggiungere l’altro. La nostra associazione ha dato la possibilità di frequentare dei laboratori di danza e musica, quindi un apprendimento non formale”. E’ stato il presidente del Consorzio “La Città solidale, Aurelio Guccione ad affermare che il progetto Fit.com, attraverso l’arte ha sperimentato l’interculturalità e l’incontro tra giovani europei ed extraeuropei, ha dato vita ad altri due grossi progetti che partiranno a gennaio: “Trazzere” e “Gas”, finanziati dal dipartimento della gioventù. In particolare “Trazzere” mirerà alla valorizzazione dei beni culturali e avrà quale fulcro e punto di partenza poprio dalla masseria, come la ex Tumino, in cui si spera che i giovani possano farla diventare un centro da cui poter esprimere le loro potenzialità. Durante il seminario si è potuto assistere a due momenti di danza e musica, a cura della danzatrice Giulia Lorefice, e Vincenzo Cilia, musicista. Infine, nella giornata di domenica , sempre alla masseria ex Tumino, è stato possibile assistere al cosiddetto ” labirinto sensoriale”, a cura di Valentina Bighetti, un percorso particolare, inteso come metafora del viaggio, in cui si è cercato di rendere omaggio a tutti i Paesi protagonisti del progetto Fit.com.
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