Alberghi, ristoranti, bar e info-points turistici al
posto delle vecchie case cantoniere

Riqualificare e valorizzare le Case cantoniere, in tutto 35, sparse nel territorio provinciale. Le hanno chiamate e continuano a chiamarle “sentinelle” perchè, un tempo, erano luoghi di riferimento e di raduno dei lavoratori impegnati nella cura delle strade. L’idea è del Libero Consorzio comunale di Ragusa che, per valorizzare riqualificare e riutilizzare le Case cantoniere presenti lungo i tracciati viari provinciali, ha promosso un bando di progettazione telematica per una previsione di spesa di oltre 2 milioni di euro.

E’ la prosecuzione di un progetto attivato dall’Anas nel 2016

L’idea del Libero Consorzio comunale è legata a quella avviata a livello nazionale con la concessione delle Case cantoniere distribuite in tutta la penisola per trasformarle in alberghi, ristoranti, bar e info-points turistici. L’unico particolare che rende diverse quelle esistenti in provincia di Ragusa è la grandezza. Infatti, le Case cantoniere che si incontrano sul territorio ibleo sono costruzioni più piccole rispetto a quelle sparse nel territorio nazionale e sono legate ad un circuito viario unitario. Il libero Consorzio ipotizza che “sfruttando i percorsi provinciali già esistenti vengano collegate le case cantoniere l’una all’altra come icone sinergiche del territorio, valorizzandole, riqualificandole e riutilizzandole nel rispetto dell’identità locale e congruenti con le finalità istituzionali dell’ente, ovvero l’offerta di servizi e di assistenza alla mobilità, inclusa quella sostenibile.

Saranno anelli di congiunzione, d’interconessione e promozione delle identità comunali in cui si trovano, a servizio dei turisti e oltre che degli abitanti locali.

L’intervento progettuale prevede la riqualificazione architettonica e funzionale delle Casette Cantoniere e la costituzione di un circuito viario turistico, secondo dei “Piani di Utilizzo” (turismo, cultura, accoglienza, ristorazione ed ospitalità) oltre che la costituzione di una rete telematica, networking, da utilizzare per monitorare il territorio e per l’erogazione di servizi in esso. Il concorso di progettazione telematica è finanziato mediante il “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”. Prevede due fasi: il concorso per un progetto di 1° grado che prevede la scelta, fra i partecipanti, delle cinque migliori proposte ideative ed il concorso per un progetto di 2° grado che porterà alla scelta della migliore scelta progettuale. In questo concorso sono previsti anche dei premi. Al primo premio andrà la somma di 9 mila euro, al secondo 6 mila euro ed al terzo 3 mila euro.

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