Al teatro della Badia di Ragusa, “Chi è la più bella del reame?” di Ornella Fratantonio

Immaginate che cosa potrebbe accadere se andassero via le atmosfere colorate disneyane per fare regnare, piuttosto, la bruttezza e la sgradevolezza. Con l’obiettivo, però, di raccontare in maniera creativa gli stereotipi del maschile e del femminile. Allo scopo di scoprire o riscoprire i veri valori della vita. Così da abbassare lo sguardo dall’alto verso l’umiltà. E’ la storia rivisitata e corretta di Biancaneve.

Ma anche delle altre icone delle fiabe. In questo caso, nessuna favola ma solo l’adattamento ai turbamenti della società odierna. Dove il basso rappresenta la bontà e l’accoglienza e l’alto l’invidia e la malvagità. Si è liberamente ispirata a “Le principesse di Emma”, scritto dalla drammaturga e regista Emma Dante, la regista modicana Ornella Fratantonio che sabato, per la rassegna dedicata al teatro di relazione, porterà in scena alla Badia di corso Italia 103 a Ragusa la pièce dal titolo “Chi è la più bella del reame?” Una proposta che arriva da “Le Magnifiche” che calcheranno il palco, vale a dire oltre alla stessa Fratantonio, in questo caso nei panni anche di attrice, le colleghe Teresa Floridia e Alessandra Pitino.

Una proposta che si sofferma su una morale che non ammette deroghe. In cui i cattivi non saranno mai eroi. Il cartellone allestito da PalcoUno, con la direzione artistica di Maurizio Nicastro, consente dunque di spaziare su ambiti di confronto teatrale molto innovativi.

L’appuntamento per il pubblico è fissato per sabato 30 novembre alle 21. L’ingresso è 10 euro. Per informazioni è possibile contattare il 333.4183893. “Stiamo proponendo una rappresentazione – chiarisce Nicastro – assolutamente al di fuori dai canoni e che ci fornisce la possibilità di avviare percorsi di riflessione comune su tematiche che riguardano tutti noi da vicino. Ecco perché l’appuntamento merita di essere posto sotto la dovuta luce. Il teatro è utile anche per questo motivo. E speriamo possano essere in tanti a condividere il percorso prefigurato”.

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