Acate. La Collina dei Cani chiude. Maria Mezzasalma ha detto STOP

Era nata come un luogo di cultura e di formazione al rapporto uomo -animale. Ma il progetto di Maria Mezzasalma si è arenato. È fallito. La “Collina dei cani”, una realtà nata tre anni fa ad Acate, chiude i battenti.

Il progetto di Maria Mezzasalma, educatrice ed esperta di zooantropologia

Era stata realizzata da Maria Mezzasalma, educatrice del SIUA (Scuola di Formazione Uomo Animale, fondato nel 1997 a Bologna da Roberto Marchesini, etologo e iniziatore della zooantropologia, la disciplina che si occupa della relazione tra l’essere umano e le altre specie.

Maria Mezzasalma, originaria di Acate, che ha vissuto a lungo a Firenze, qualche anno fa è tornata nella sua città natale ed aveva accarezzato un grande progetto: quello di dar vita ad un luogo di formazione al rapporto tra uomo e animale, per fare conoscere il cane, saper gestire eventuali problematiche, interagire con esso nel modo corretto, imparare a farsi comprendere dal cane e comprendere il cane.

La Collina dei cani era nata tre anni fa

Tre anni fa era nata “La Collina dei Cani”, realizzata in un terreno di sua proprietà, alla periferia di Acate, lungo la strada che conduce in direzione di Santo Pietro e che dalla collina scende verso il fiume Dirillo. Lì Maria ha realizzato il suo centro di formazione, pronta ad accogliere scolaresche, turisti, cittadini ed appassionati. La Collina avrebbe dovuto fornire servizi di formazione e socio -assistenziali sul rapporto uomo – cane, offrire consulenza comportamentale per il rapporto con il proprio cane. È una dei maggiori esperti della materia, ma il suo progetto non è stato compreso da tutti, per tanti è diventato più facile considerarlo un canile di appoggio.

Il progetto di formazione scambiato per “canile”

A poco a poco, tutti hanno cominciato ad affidare a lei gli eventuali randagi, le cucciolate ritrovate, Maria riceveva delle telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, a volte trovava i cani dietro il cancello. “In tre anni ho avuto circa cento cani – racconta – cento cani da accudire, curare, sfamare. Ho dovuto sistemare e rifare le recinzioni. Ma soprattutto in un luogo siffatto non potevo tenere le lezioni e i corsi come avrei dovuto. Diventava un delirio. Dalle nostre parti il randagismo è ancora un grande problema, negli enti locali spesso non ci sono persone preparate ad affrontarlo, ci sono poche eccezioni. Da Roma in su il problema del randagismo non esiste, è stato debellato. Da noi è ancora un grandissimo problema”.

“In tre anni sono arrivati 100 cani. Ho speso più di 40.000 euro”

Maria Mezzasalma ha annunciato che La Collina dei Cani chiude. In tre anni di attività non ha mai potuto svolgere ciò che cui era nata. Maria Mezzasalma ha scritto una lettera aperta “Ho fallito – spiega – La Collina dei cani è morta. In tre anni ho speso 40.000 euro in cibo, cure, alloggi, recinzioni per circa cento cani. Questo territorio non è pronto a vivere una realtà come questa. Tutti hanno scambiato la Collina dei cani per un “canile” e hanno portato qui tutti gli animali. Sono costretta a chiudere. Dopo aver resistito come una nave per ben tre anni, navigato in mezzo a tutte le intemperie, la Collina dei Cani è stata travolta da un’ultima tempesta e alla fine si è inabissata.

“Non ho fallito, sono nel posto sbagliato nel momento sbagliato”

Non ho fallito, mi sono trovata solo nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Cento giorni di una storia che ho vissuto in solitudine. In tre anni ho salvato più di cento cani. Cento cani in mille giorni sono una marea di soldi, di tempo, di emozioni belle e brutte. Ho speso più di 40.000 euro. E soprattutto alla Collina non ho mai avuto gli spazi per poter lavorare e poter svolgere le attività per cui il progetto era nato. Come fare un’ora di lezione in un luogo dove vivono tanti cani ? Vi assicuro che è un delirio”.

Gli ultimi sei cani cercano un’ adozione.

Cosa farà ora Maria Mezzasalma ? Di certo continuerà la sua attività in questo settore, che la vede come una dei maggiori esperti. Continuerà ad occuparsi di formazione zooantropologica.

Nell’immediato, però, c’è ancora qualche problema da risolvere. Molti cani sono andati via, hanno raggiunto delle famiglie che li hanno accolti. Alla Collina restano ancora sei esemplari, tutti molto giovani, di un anno o poco più. Si chiamano Hello, Nilo, Zac, Beato, Itaca e Thelma. Per loro Maria cerca ancora una casa. Per loro, Maria aspetta ancora … Poi la Collina dei Cani chiuderà ufficialmente i battenti. Per sempre. O almeno per ora. Perché sperare non è vietato.

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