A Monterosso proiettato il prologo del film “Redemption for a lost soul”

In una sala gremita di gente  è stato proiettato alla Biblioteca comunale di Monterosso Almo,  il prologo del film “Redemption for a lost soul”, il lungometraggio le cui riprese hanno avuto inizio lo scorso 2 settembre a Monterosso Almo, proprio in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista che fanno da suggestiva ambientazione per le prime scene.

A condurre la serata è stato chiamato il giornalista e scrittore Gianni Papa,  coadiuvato dalla giovane  Alessia Giaquinta.

Ha accolto gli intervenuti il primo cittadino di Monterosso Almo, Salvatore Pagano, che ha anche espresso parole di ringraziamento per la produzione, meritevole di aver scelto come set l’area degli iblei in generale con un occhio particolare proprio verso il piccolo centro montano insignito del titolo di “Uno dei borghi più belli d’Italia”.

Sul palco anche  Sebastiano D’Angelo, Direttore dell’Associazione “Ragusani nel Mondo”e il Presidente del Distretto Turistico  della Provincia di Ragusa Giovanni Occhipinti che patrociniano e sostengono l’ambizioso progetto destinato a veicolare nel mondo proprio quella ‘ragusanità’ di cui l’associazione e il Distretto Turistico sono promotori.

Subito dopo i saluti, Agata Cappello, tra i produttori del film, ha presentato al pubblico la sinossi del lungometraggio, quindi è stato proiettato il tanto atteso incipit del film, della durata di quasi 8 minuti, che ha letteralmente stregato i presenti grazie alla grandiosa e toccante recitazione di Carla Cintolo nella parte di Marianna, la giovane madre le cui travagliate vicende, ispirate a fatti realmente accaduti, sono al centro della trama del film. Con lei, per la prima volta sul set, la piccola Susanna Holloway che nonostante la tenerissima età ha impersonato Teresina, la figlia di Marianna, regalandoci un’interpretazione mozzafiato. Per la prima volta sullo schermo anche un monterossano vero, Alfio Messina, che in qualche modo ha interpretato se stesso vestendo i panni di un membro del comitato per i festeggiamenti di San Giovanni, ruolo che ricopre anche nella realtà.

Le scene, dal ritmo incalzante e pirotecnico (è proprio il caso di dirlo giacché immortalano le spettacolari e colorate esplosioni coincidenti con l’uscita del santo), hanno catturato sin dai primi istanti l’attenzione dei presenti, anche grazie alle innovative inquadrature che il regista Roberto Valdes, messicano d’origine ma residente in Italia ormai da qualche anno, ha pensato, saputo realizzare e persino confezionato, dal momento che, da vero perfezionista, ha voluto effettuare personalmente il montaggio delle prime scene.

Sul palco, subito dopo la toccante visione del prologo, si sono avvicendati gli autori del soggetto, Turi Occhipinti, Gaetano Scollo ed Emanuele Cavarra, il regista, i sopracitati attori e i musicisti Gianni Celestre e Umberto Terranova,il fotografo di scena Toni Campo,e il poeta Gaetano Carnibella.

Si passa ora alla seconda fase, in preparazione delle altre riprese che con ogni probabilità saranno effettuate nella primavera del 2019.

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