A LEZIONE DI LEGALITÀ, SIMONA CARPENZANO VINCE IL PREMIO LEGALITÀ 2011

E’ andato a Simona Carpenzano della 5°/b del Liceo Artistico di Modica il premio Legalità 2011, concorso tra le scuole culminato con un qualificato convegno sulla questione morale nella società civile tenutosi presso  l’Auditorium dell’Istituto Scolastico d’Istruzione Superiore “G.Verga” (Linguistico, Pedagogico, Sociale, Musicale, Geometri, Tima)  nell’ambito di un Progetto d’informazione e dibattito per le Scuole d’Istruzione Secondaria organizzato dallo stesso Istituto.

Un acquerello raffigurante una scacchiera con una bilancia che “pesa” la società e la giustizia, è l’elaborato premiato dalla giuria composta da Marisa Scopello e Giorgio Cavallo.

“La convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante che ci spinge a vedere l’altro come un altro di noi con cui condividere un sistema irrinunciabile di diritti e doveri”.

Lo ha detto il Dirigente Scolastico dell’Istituto “L. Alberti”, Alberto Moltisanti, aprendo i lavori del simposio.

“La scuola educa alla legalità attraverso il suo dovere di essere scuola, corollario di ogni attività didattica”.

Per Antonello Buscema, sindaco della Città , “…la Sicilia non è una realtà  normale perché siamo continuamente soggetti a fenomeni di prevaricazione che viviamo come fosse la norma e non come una eccezione”. Buscema ha anche esortato i ragazzi a “…diventari essi stessi i tutori della legge non assoggettandosi ad omertà,ma praticando ogni giorno la legalità come modus vivendi”.

Il sostituto Procuratore della Repubblica  di Modica , Gaetano Scollo, ha sottolineato come “ sia forte e crescente la domanda di legalità per il cittadino. Il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale va esercitato ,ma operando una giusta selezione , per gradualità di importanza dei singoli casi. Scollo si è auspicato,inoltre, “ una crescente fiducia nella istituzione Giustizia anche se i rischi di questa fiducia sono legati alla lentezza dei processi. Principio di collaborazione con le forze dell’ordine e educazione sulla legalità estesa, oltre che alla scuola, alla famiglia, alla comunità ecclesiale, sono le spinte giuste per essere portatori di una cultura della legalità- ha aggiunti il magistrato che ha portato agli studenti la sua esperienza personale.

Franco Antoci, Presidente della Provincia Regionale di Ragusa, ha introdotto il tema del lavoro per le nuove generazioni,”…non come dovere ma come diritto per cui lottare nel rispetto delle regole imposte dalla società”.

“I politici non sono la politica”. E’ stata la risposta , alla domanda di una studente di Fabio Granata, parlamentare e V.Presidente della Commissione Nazionale Antimafia.

“La base identitaria dei siciliani è il contrasto alle mafie .E questo dovere dovrebbe essere ancora piu’ forte in una fase nella quale gli umori dell’antipolitica rischiano di travolgere la credibilita’ delle istituzioni”.

“Dai giovani possono venire spinte determinanti per una nuova consapevolezza culturale e politica. Sta alla buona politica interpretarle coerentemente attraverso rigore e buone pratiche”.

“Paolo Borsellino,- ha continuato Granata-  con la sua azione e il suo sacrificio, con le sue parole, i suoi gesti e i suoi silenzi, ha svolto un ruolo Politico, richiamando i siciliani alla Dignità: nel non sottostare al ricatto mafioso, nel ripudio del compromesso morale, nella fermezza di non cedere con un solo atto al potere di Cosa Nostra, nel ripudiare i politici collusi”.

“Ogni giorno- ha concluso Granata-  tanti giovani e tanti siciliani alzano con orgoglio quelle bandiere parlando di dignità ad un popolo che non deve più cedere in un solo atto a chi ha condizionato la nostra Terra, ne ha deturpato le città e i paesaggi, ha cercato di stravolgere i sogni e la vita della gioventù”.

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