A Donnalucata si intitola la caserma dei carabinieri all’appuntato Vincenzo Garofalo, ucciso 30 anni fa

L’annuncio che il presidio dei carabinieri di Donnalucata sarebbe stato intitolato all’appuntato dei carabinieri Vincenzo Garofalo trucidato nel 1994 da un commando sanguinario era stato dato il 18 gennaio 2019 dall’allora comandante provinciale dell’Arma, Federico Reginato. Da quel giorno sono passati quattro anni ed il cerchio si è chiuso con l’attuale comandante provinciale Carmine Rosciano che, da settimane, è impegnato in una costante attività organizzativa dell’evento. Un evento che Donnalucata, borgata sciclitana dove è nato l’appuntato Garofalo, attendeva da tempo. Lo stesso vale per l’intera comunità sciclitana ed iblea che avevano assistito attoniti alla tragedia. Da settimane l’Amministrazione del sindaco Mario Marino lavora per organizzare la cerimonia di intitolazione, in programma alle 11.30 di venerdì, che sarà preceduta dalla deposizione di una corona di alloro, alle 9.30, nel monumento dedicato ai militari uccisi sito in via Pirandello. 

Gli appuntati scelti dei carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava sono stati barbaramente uccisi in Calabria il 18 gennaio 1994, mentre, a bordo dell’auto di servizio, percorrevano l’autostrada A3 nel tratto Bagnara-Scilla.

L’agguato scattò a circa 3 chilometri dallo svincolo autostradale di Scilla in territorio di Reggio Calabria. I killer li affiancarono con un’altra vettura e fecero fuoco, senza lasciare loro scampo. Sparati all’impazzata decine di colpi di mitra da quell’auto killer; poi gli assassini scesero dall’auto e “finirono” ancora a colpi di proiettili le due vittime, ormai inermi a terra. Vincenzo Garofalo ed Antonino Fava Entrambi prestavano servizio al comando provinciale dell’Arma di Reggio Calabria ed erano stati assegnati al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palmi. L’agguato sarebbe stato pianificato dai clan calabresi e siciliani decisi ad attaccare e destabilizzare le istituzioni. Nel periodo fra la fine del 1993 ed il febbraio del 1994 furono tre gli attentati ai carabinieri.

Individuati mandanti ed autori del duplice delitto.

Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone i mandanti dei tre attentati ai carabinieri avvenuti fra la fine del 1993 ed il febbraio del 1994. Proprio nel secondo dei tre agguati persero la vita gli appuntati dell’Arma, lo sciclitano Vincenzo Garofalo ed Antonino Fava di Taurianova. Gli autori materiali del delitto, Consolato Villani, divenuto collaboratore di giustizia, e Giuseppe Calabrò sono già stati condannati in via definitiva. Consolato Villani avrebbe raccontato come all’epoca delle stragi “si andava in giro pronti a sparare contro i carabinieri ad ogni occasione come quel giorno sull’autostrada quando seguimmo la gazzella dell’Arma, dallo svincolo di Palmi, fino quasi a Scilla per trovare il momento opportuno per aprire il fuoco”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it