A BARI IN AUTOBUS E POI IL TRENO DELLA MEMORIA FINO A CRACOVIA

Ore 19, il pullman è davanti al cancello dell’Istituto Majorana pronto per portare la comitiva iblea fino a Bari  e da lì in treno, “il treno della memoria” fino a Cracovia e nei luoghi dell’olocausto, dei lager, dei campi di concentramento dove furono uccisi dalla bestiale follia degli uomini sei milioni di ebrei, zingari, omosessuali gente innocente che la stupida e criminale ideologia nazista riteneva fosse da eliminare perché non di razza inferiore rispetto a quella ariana. Abbracci alla partenza con i parenti (due bimbi con un pianto a dirotto per la partenza della loro mamma, la prof. organizzatrice dell’evento che non può proprio mancare) e un solo assente, un ragazzo che ha preso l’influenza proprio ieri e che quindi non è potuto partire per un viaggio lungo, verosimilmente stancante,  ma sicuramente emozionante perché andremo a vedere cose che a malapena abbiamo studiato e che ci dicono gli esperti faranno tanto emozionare questo manipolo di studenti che hanno scelto, intelligentemente, assieme ai professori una gita non di vacanza ma di vero e proprio studio.

Prima di partire uno dei ragazzi, discorrendo con il nostro direttore diceva che questa gita è davvero completa di relax (anche se relativo) di studio, di stare assieme forse per l’ultima volta con i compagni di scuola visto che fra qualche mese ognuno andrà, dopo gli esami di maturità, per la sua strada. Ma soprattutto una visita che insegnerà a capire il dramma di un popolo, la sofferenza di tantissime persone, il dolore per una vita prossima ad essere spezzata, la grande, inutile, nefasta azione delittuosa degli uomini che diventano belve e perdono il lume della ragione per cibarsi di odio, violenza, delitti veri e propri; momenti storici che non devono mai più verificarsi e che è giusto conoscere per poter capire fino in fondo il dramma che si è consumato in quegli anni davvero funesti. Questo viaggio servirà forse anche a noi se riusciremo a raccontarvi la cruda verità dell’olocausto.

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