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LA CNA TERRITORIALE DI RAGUSA ESPRIME RAMMARICO PER LE SCELTE OPERATE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
07 Ago 2014 08:21
Rammarico della Cna territoriale, in riferimento alla stesura del Bilancio di previsione 2014, per il fatto che l’Amministrazione Comunale non abbia sentito l’esigenza di coinvolgere con largo anticipo, le associazioni datoriali di categoria, affinché potessero fornire il proprio contributo.
La Cna, infatti, è stata invitata a partecipare ad un incontro, peraltro su propria richiesta, solo il 28 Luglio, quando lo strumento programmatico era già in fase d’esame d’aula del Consiglio comunale.
La Cna territoriale di Ragusa, spera, dunque, che, a partire dal prossimo anno, riferendosi al Bilancio di previsione, vengano fatte delle scelte differneti sul piano della concertazione e del coinvolgimento delle associazioni di categoria.
“In ogni caso, l’aspetto, secondo noi, fondamentale è quello relativo alle royalties. Siccome si tratta di somme che per quest’anno ammontano a quasi 15 milioni di euro, circa il triplo rispetto a quello degli anni scorsi, sarebbe stato opportuno che, rispettando le indicazioni normative, queste risorse economiche fossero state almeno in parte impiegate per creare lavoro e quindi per garantire una sorta di effetto moltiplicatore con riferimento alla crescita economica della nostra città”.
Ad affermarlo Giorgio Biazzo, Presidente della Cna di Ragusa, il quale nei giorni scorsi, accompagnato dalla responsabile organizzativa, Antonella Caldarera, aveva avuto modo di confrontarsi con l’Assessore al Bilancio, Stefano Martorana.
“Ricadute” – continua il Presidente Biazzo – “che potrebbero diventare fondamentali, ad esempio, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese locali, per favorire l’accesso al credito o per migliorare le infrastrutture presenti all’interno della nostra città. Come sempre, la Cna intende essere propositiva: auspichiamo pertanto che i nostri suggerimenti possano essere esaminati ed accolti in sede di assestamento del Bilancio, non foss’altro per rispetto ad un’Associazione che a livello cittadino rappresenta circa ottocento imprese con numeri di tutto rilievo sia in termini di occupazione che di fatturato prodotto”.
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