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DALLE ALPI ALLE STELLE: LA SFIDA NELLO SPAZIO
09 Ott 2013 16:01
Il vostro è un Centro Studi che si occupa prevalentemente di geopolitica. Da dove nasce quest’idea di scrivere un libro dedicato allo Spazio?
Samantha Cristoforetti, astronauta trentina originaria della Val di Sole, sarà la prima donna italiana che, il prossimo anno, raggiungerà la Stazione spaziale internazionale. La sua intervista presente nel libro “Da Baikonur alle stelle” è già di per sé una buona motivazione per far uscire la pubblicazione come Edizioni Vox Populi e Il Nodo di Gordio che hanno sede a Pergine. D’altronde Pergine Valsugana è da anni un luogo di incontro privilegiato tra culture diverse e geograficamente lontane. E il nuovo libro non è altro che un nuovo luogo di confronto.
Innanzi tutto tra gli esperti dell’Agenzia spaziale europea, dell’Agenzia spaziale italiana, del Cnr, di Thales Alenia Space e gli studiosi e ricercatori del think tank Il Nodo di Gordio ed il Centro studi Vox Populi. Con interventi come quello dell’ex Presidente ed Amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini. Ma incontro anche tra le diverse motivazioni che spingono al “Grande Gioco spaziale”. Un gioco costoso, molto costoso, che porta inevitabilmente alla collaborazione tra i Paesi. D’altronde Baikonur, il grande cosmodromo in Kazakhstan, è pressoché sconosciuto al grande pubblico europeo, ma è considerato essenziale – non meno di Cape Canaveral – da tutti gli esperti del settore, europei ed italiani compresi che lo utilizzano per i lanci sempre più frequenti dei satelliti.
Perché, anche se il grande pubblico viene informato, saltuariamente, solo sui progetti relativi alla conquista di Marte o dei viaggi spaziali turistici per super ricchi, la realtà è fatta invece di satelliti che si affollano e che servono a vari scopi. Sicuramente anche militari, per un controllo sempre più preciso ed esteso dell’intero pianeta. Ma non solo. Le telecomunicazioni non possono prescindere dai satelliti. E così le previsioni del tempo, gli studi sull’agricoltura, le ricerche in sempre più numerosi settori.
Quale è il ruolo che viene ad assumere lo Spazio in un tale contesto?
Lo Spazio sta assumendo un ruolo strategico, politico, economico. E le collaborazioni sul fronte dei costi si alternano con le concorrenze agguerrite. Così come la ricerca scientifica, a bordo delle navicelle e della Stazione internazionale, si allarga e si trasforma in sperimentazione di nuove tecnologie che vengono successivamente adottate nella vita quotidiana.
Sono aspetti spesso sconosciuti e con questo volume abbiamo voluto raccontarli, spiegarli, illustrarli. Con la collaborazione delle autorità istituzionali, culturali e militari. Ed il patrocinio dell’Agenzia spaziale italiana e del Cnr è la conferma del buon risultato dell’operazione.
È un volume realizzato con la collaborazione di vari autori, vero?
Certamente, una collaborazione che, tra l’altro, ha coinvolto in modo particolare il Trentino. Non solo per l’intervista all’astronauta della Val di Sole, ma anche perché 4 dei 15 autori del libro sono trentini. Oltre a me, infatti, hanno collaborato alla stesura del volume anche lo studioso di cultura e religioni Ermanno Visintainer, l’architetto e lettore d’arte Paolo Zammatteo e l’ing. Bruno Strim, definito da un giornale locale come il “Signore del Countdown”, l’uomo che per anni ha mandato in orbita i satelliti della Nasa e dell’European space agency. Senza dimenticare che il volume è impreziosito dalle illustrazioni – che risalgono agli Anni ‘60 e ‘70 – dedicate allo Spazio dal grande artista tirolese Othmar Winkler e che sono inserite a pieno titolo nel più vasto ciclo dell’Apocalisse. Ma “Da Baikonur alle stelle” vede anche gli interventi di altri autori che sono ormai diventati presenze abituali in Trentino proprio grazie alle iniziative e ai convegni internazionali promossi dal Nodo di Gordio e da Vox Populi.
Questo consente di offrire, ai lettori, una visione sempre più ampia ed articolata di ogni argomento affrontato. “Spaziando”, è proprio il caso di dirlo, dall’immaginario collettivo del popolo che ospita il cosmodromo sino alla ricostruzione della grande corsa allo Spazio, con la sfida tra russi (che proprio da Baikonur fecero partire il viaggio del primo uomo nello Spazio, Jurij Gagarin) ed americani. Seguita dagli interventi degli europei ed ora di sempre più numerosi Paesi dei vari continenti. Ma il volume ricorda anche l’importanza della Stazione spaziale internazionale, simbolo della collaborazione, e si sofferma sugli aspetti – in genere sottaciuti – della concorrenza tra grandi potenze per una supremazia che non si limita più a terra e mare ma che, quando si alza nel cielo, va ormai ben oltre l’atmosfera terrestre.
Quali sono gli aspetti maggiormente trattati all’interno del libro?
Aspetti scientifici, dunque, ma anche economici. Sottolineando, tra l’altro, che l’Italia – almeno in questo settore – gioca un ruolo tutt’altro che marginale. Grazie all’eccellenza della ricerca e dell’industria del comparto e con ricadute estremamente positive in termini di fatturati e posti di lavoro. E poi, inevitabilmente, aspetti militari, strategici, geopolitici. Perché le grandi potenze possono anche organizzare viaggi congiunti dei rispettivi astronauti, anche per tranquillizzare l’opinione pubblica interna ed internazionale, ma quando devono collocare nello spazio i propri satelliti strategici evitano accuratamente ogni collaborazione con i Paesi “competitori” e non si affannano certo per informare il grande pubblico.
Anche per evitare le immancabili proteste di chi considera superflue le spese, colossali, per un settore misconosciuto. “Perché spender soldi per mandare un uomo su Marte, quando ci sono i poveri a cui pensare?”. Con questo libro, forse, abbiamo offerto una risposta. Perché il Grande Gioco dello Spazio non consiste nell’arrivare per primi su Marte. Ma comporta lo sforzo di decine di migliaia di tecnici, ingegneri, ricercatori, scienziati impegnati a progettare il futuro. Che non sarà su Marte, ma sulla Terra e con le tecnologie create proprio per l’utilizzo nello Spazio prima di essere messe in produzione su larga scala.
A partire da ottobre, inizierà un lungo tour di presentazioni della pubblicazione in molte città d’Italia e a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, che vedrà tra i relatori molti autori di questo libro scritto a più mani.
“Da Baikonur alle stelle” si configura, dunque, come uno scrigno di informazioni per tutti coloro che desiderano approfondire le tematiche legate alla ricerca e all’esplorazione spaziale, ai futuri scenari e alle nuove frontiere del Grande Gioco geopolitico che, dalla Terra, si sposta progressivamente verso quell’affascinante enigma chiamato Universo.
Info sul libro:
Da Baikonur alle Stelle – Il Grande Gioco Spaziale
Ed. Vox Populi – Nodo di Gordio, pp. 205, Euro 19,00
per ordinazioni ordini@vxp.it
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