Cent’anni fa nasceva Claudio Villa, il gigante della canzone italiana

L’uomo, il cantante che ha venduto 45 milioni di dischi in tutto il mondo ed ha registrato circa tremila canzoni nella sua vita canora, domani avrebbe compiuto 100 anni. In tanti coloro che lo ricordano per la sua voce, per la sua forza sul palcoscenico e per il suo essere a volte fuori dalle regole di artista con fare bellicoso. Il “Reuccio” della canzone non si scorda facilmente. Nel 1956 Corrado, l’indimenticato presentatore, nel corso del programma “Rosso e Nero” lo ha incoronato Reuccio della canzone come Elvis Presley era “The King of Rock’n’Roll”. L’artista Claudio Pica è nato il primo gennaio del 1926 a Roma, in via della Lungara nella ben nota Trastevere. Il nome d’arte Villa lo “prese” quando cominciò a farsi strada nel mondo della musica.

L’esordio nel 1947, con il primo 78 giri (di grande fascino ancora il vinile) con “Serenatella dolce e amara” e “Canzoncella” che è tra i più ricercati dai collezionisti.

Nel 1955 la prima vittoria al Festival di Sanremo con “Buongiorno Tristezza”. A seguire altre tre vittorie che gli hanno permesso di avere il record, come Domenico Modugno, del podio sanremese. Successi uno dietro l’altro a seguire negli anni: vinte due edizioni di Canzonissima, nel 1964 con “’O sole mio” e nel 1966 con “Granada” e successo al Festival di Napoli 1963 con “Jammo jà” con Maria Paris. Una trentina i film che lo hanno visto sfilare nel mondo della celluloide. L’arrivo di nuovi “mondi musicali” e dei cantautori oscurarono quel genere di musica lasciandola nei ricordi ed in parte “rispolverata” negli ultimi tempi.

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