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“Natale è ritrovare lo sguardo semplice del bambino”: gli auguri di Natale del Vescovo La Placa. VIDEO
23 Dic 2025 11:16
Natale come ritorno all’essenziale, come riscoperta dello sguardo puro e stupito del bambino capace di leggere il mondo con occhi nuovi. È questo il messaggio profondo che mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, affida alla comunità diocesana e a tutto il territorio ibleo nel suo augurio per il Santo Natale.
Un messaggio intenso, affidato all’immagine del presepe, simbolo senza tempo della Natività, che diventa chiave di lettura della contemporaneità. «È con questo presepe che desidero entrare oggi nelle vostre case e soprattutto nei vostri cuori», afferma il vescovo, richiamando la scena di Betlemme in cui Gesù bambino è al centro, circondato dallo sguardo colmo di meraviglia di Maria e Giuseppe.
Uno sguardo che, sottolinea mons. La Placa, è chiamato a diventare anche il nostro. Natale chiede di recuperare la capacità di stupirsi, di guardare la realtà con semplicità, di lasciarsi interrogare dalle piccole cose quotidiane. È lo sguardo che nasce da un cuore pacificato, libero dalle paure e dalle rigidità, capace di riconoscere nell’altro un dono.
Il Bambino Gesù, nato in una mangiatoia, rappresenta per il vescovo il segno più eloquente dell’amore di Dio per l’umanità. Un Dio che sceglie la povertà e la fragilità per portare al mondo pace, gioia e speranza, valori oggi più che mai necessari in un tempo segnato da incertezze, conflitti e smarrimento.
Ritrovare lo sguardo del bambino significa allora imparare ad apprezzare ciò che spesso passa inosservato: le relazioni, la vita quotidiana, la bellezza nascosta nei gesti semplici. Ed è proprio da qui che nasce la speranza, quella speranza concreta che si traduce in responsabilità, accoglienza e testimonianza.
Mons. La Placa invita a vivere il Natale non come una parentesi emotiva, ma come un punto di ripartenza. Guardare l’umanità e la storia con occhi limpidi significa assumersi il compito di essere, nel mondo, segni visibili di speranza. Un invito che si fa augurio, rivolto a tutti, credenti e non, affinché il cuore di fanciullo diventi chiave per affrontare il futuro.
Il messaggio del vescovo di Ragusa si chiude con parole semplici e dirette, che richiamano il senso più autentico del Natale cristiano: «Ritrovare il cuore di fanciulli, lo sguardo limpido del bambino, per essere nel mondo testimoni di speranza». Un augurio che attraversa le case e le comunità, accompagnando il territorio ibleo nel cammino del Natale.
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