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Modica, scuola De Amicis nel caos: genitori sul piede di guerra per il materiale accatastato. FOTO
17 Nov 2025 12:54
Genitori preoccupati per il caos al plesso De Amicis di Modica Alta: “Il materiale accumulato rischia di andare perduto”
Protestano i genitori dei piccoli alunni della scuola d’infanzia del plesso De Amicis. Da settembre, infatti, i bambini sono stati trasferiti nel plesso di Piano Gesù, a causa di lavori in corso nella scuola originaria. Ma ciò che più preoccupa i genitori non è il disagio del trasferimento: è la gestione del materiale scolastico accumulato nel vecchio edificio.
I lavori al plesso De Amicis sono finanziati con fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), nell’ambito di un progetto di riqualificazione del plesso scolastico di Modica Alta. L’intervento prevede anche la costruzione di una nuova mensa scolastica, che potrà servire fino a 450 pasti al giorno, pensata non solo per i bambini della De Amicis, ma anche per quelli di scuole vicine.
Inoltre, nel progetto scolastico dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” – come dichiarato nel PTOF dell’istituto – sono previste attrezzature digitali, nuovi arredi e piccoli adattamenti edilizi, grazie ai fondi PNRR destinati all’“innovazione” degli ambienti di apprendimento.
I genitori denunciano che tutto il materiale scolastico – acquistato negli anni da loro stessi, destinato all’uso collettivo dei bambini – è stato ammassato in una stanza della vecchia sede della scuola. Secondo quanto riferiscono: la stanza ha una finestra che non si chiude, lasciando passare aria (e potenzialmente animali): i genitori temono persino che i topi possano entrare e rovinare o danneggiare il materiale. Tutti gli oggetti sono impilati, senza un’organizzazione: c’è il rischio concreto che vadano perduti o deteriorati. Alcune maestre, che avevano cercato di recuperare apparecchi come proiettore e stereo, non li hanno nemmeno trovati.
Un genitore commenta amareggiato: “Tutto quello che si vede lì lo abbiamo comprato noi, negli anni. Nella scuola non ci sono mai stati regali alle maestre, ma solo regali fatti da noi per la scuola, per i bambini”.
Le insegnanti affermano di essere state colte di sorpresa: “Non eravamo a conoscenza che anche le aule sarebbero state coinvolte nei lavori, si parlava solo della mensa e dei servizi igienici”, dicono. Hanno avuto poco tempo materiale per recuperare ciò che potevano.
I genitori, nella speranza che possano tornare presto nella vecchia sede e godere di tutto quello che i bambini avevano a disposizione, vogliono che venga fatta chiarezza su dove sia finito tutto il materiale, su come sarà custodito e quando potranno riaverlo, nel frattempo chiedono che siano le persone competenti a recuperare il materiale e a risistemarlo.
A fare da portavoce è il consigliere comunale Alessio Ruffino, che ha già segnalato la situazione all’assessore alle Politiche educative, Spadaro, chiedendo un intervento urgente. Questo passaggio è cruciale, perché coinvolge l’amministrazione comunale, che ha finanziato i lavori e che quindi ha una responsabilità nella corretta gestione del cantiere e dei beni scolastici.
Il materiale non è solo utilitario, ma è frutto della partecipazione attiva dei genitori nel tempo. Questi oggetti hanno valore per la comunità scolastica, non solo economico. Se il materiale si rovina, scompare o viene disperso, non è detto che possa essere sostituito facilmente.







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