IL BANDO DELLA PROVINCIA NON E’ AGGIORNATO ALLA LEGISLAZIONE VIGENTE

L’ associazione Piccole e medie imprese di Ragusa replica alla Confederazione nazionale dell’artigianato e al suo presidente provinciale Peppe Massari in riferimento al bando della Provincia sull’utilizzo dei fondi ex Insicem. “Non è mio stile entrare in polemica” – afferma il presidente PMI Roberto Biscotto – “ma vi sono delle inesattezze nel bando che non possono assolutamente restare sotto silenzio altrimenti si cade in una pura e sterile demagogia. Il bando della provincia di Ragusa è poco trasparente, presenta elementi di non fattibilità e non è aggiornato alla
legislazione vigente. Nel primo bando erano indicati gli Istituti di Credito convenzionati e i Confidi che avevano aderito; inoltre erano anche specificati con chiarezza i costi della garanzia trattenuti dai Confidi. Eppure funzionò solo in parte perché le banche convenzionate declinarono tutte le istanze presentate dalle imprese che avevano come finalità il ripianamento delle esposizioni debitorie con altre banche. Figuriamoci” – precisa Biscotto – “se funziona un bando che non indica gli istituti di credito disponibili a sostenerlo e a finanziare le imprese il cui merito creditizio, tra l’altro, viene valutato in parte dall’organismo di garanzia e che non specifica i costi che le stesse imprese si debbono sobbarcare; insomma che rischia di non presentare nessuna praticabilità anche nel caso in cui lo stesso organismo di garanzia dovesse esitare positivamente le pratiche. Inoltre, chi ha predisposto l’avviso evidentemente non è al corrente della legge di stabilità 2012 del governo Monti che prevede da gennaio 2012 la richiesta d’ufficio del certificato Antimafia e del DURC, nel caso specifico da parte dell’amministrazione provinciale, quindi cosa dovrebbe allegare l’imprenditore nella domanda? E’ evidente che si tratta di qualcosa di improponibile se non si apportano le giuste correzioni. Se poi” – conclude – “si vuole vendere fumo negli occhi questa è un’altra cosa ma noi non siamo disponibili a far passare sotto silenzio un bando errato. Se vogliamo veramente dare speranze concrete alle piccole e medie imprese della provincia iblea, l’unica strada da seguire è la condivisione tra le organizzazioni di categoria e gli istituti di credito del territorio. Altrimenti sarà un altro flop e quella dei fondi ex Insicem continuerà a restare una favola”.

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