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Caro voli: decreto mette stop a prezzi, Ryanair minaccia di andare via da Italia, Schifani contesta capo compagnia aerea. E intanto siciliani e turisti pagano
09 Ago 2023 17:43
Una nuova telenovela per il caro voli. Il Governo Meloni ha fatto un decreto con cui mette un limite ai prezzi dei voli attraverso lo stop all’utilizzo dell’algoritmo che consente di incrementare il costo dei voli quando c’è più domanda, come ad esempio accade in estate, con turisti che vanno in vacanza, ad esempio in Sicilia, o con gli stessi siciliani che vogliono semplicemente tornare a casa, sempre per fare un esempio, oppure durante eventi speciali o festività particolari, vedi il Natale. Ma le compagnie aeree, in primis Ryanair, una delle low cost più note, non accettano questo limite e parlano di vessazioni. Anzi Ryanair minaccia di andare via dall’Italia con tutte le sue rotte, forse un po’ come ha fatto scappando via, praticamente dall’oggi all’indomani, dal nostro aeroporto di Comiso.
Intanto siciliani e turisti continuano a pagare, caro, molto caro.. il volo per venire in Sicilia. Abbiamo simulato, su Ryanair online, il volo da Roma a Catania da venerdì 11 agosto con rientro il 16 agosto, e il costo è di 493 euro a persona se acquistiamo anche il bagaglio. Insomma decisamente non proprio poco, pur se comprendiamo che siamo ormai a ridosso. Ma andiamo per ordine. Vediamo cosa prevede il provvedimento del Governo Meloni
STOP AGLI ALGORITMI
Il decreto prevede un sostanziale stop agli algoritmi che alzano i prezzi per le rotte nazionali di collegamento con le isole se durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità e se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori è del 200% superiore alla tariffa media del volo. In tali casi è inoltre vietato fissare le tariffe in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato.
La dura replica del numero uno di Ryanair
Il dispositivo contro il caro voli introdotto dal Governo nel Dl asset è “ridicolo”. Lo afferma il ceo di Rayanair, Eddie Wilson, in un’intervista a Repubblica.it. aggiunendo che una cosa del genere è stata provata in “Unione sovietica nel 1917. E la cosa non ha funzionato. Anche alla Scuola di Harry Potter hanno capito che bisogna aumentare l’offerta di un prodotto perché i prezzi diminuiscano”. “Il decreto – aggiunge Wilson che annuncia ricorso alla Commissione europea -, non capisco da dove arrivi, è in netto contrasto con il regolamento 1008 dell’Unione europea che lascia le compagnie libere di fissare i prezzi. Per questo l’Europa spazzerà via le norme italiane, colpevoli di interferire con il mercato”. “E’ illegittimo e illogico – prosegue -. Se restasse così, invece di aprire una nuova rotta da una qualsiasi città italiana a Catania, voleremo di più verso la Spagna. Sa dove stanno esultando per il vostro decreto? A Malta, a Cipro, alle Canarie: sanno che noi voleremo di più verso di loro, piuttosto che essere prigionieri in Italia”
Caro voli, Schifani all’ad di Ryanair: «Spazzatura è vessare i siciliani con prezzi esorbitanti»
Non si fa attendere l’intervento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che sul caro voli ha da tempo lanciato l’allarme: “L’ad di Ryanair Wilson spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un’intera popolazione con prezzi esorbitanti. Una circostanza che stiamo combattendo con le nostre forze e con l’aiuto del governo nazionale, anche grazie all’introduzione tra le compagnie che servono la Sicilia di un terzo vettore che, con prezzi accessibili e con tariffe che non superano mai un determinato tetto, ha favorito la mobilità da e per la nostra Isola. “Spazzatura”, quindi, sono certe condotte che abbiamo segnalato all’Antitrust per ben due volte. “Spazzatura” è far subire ai siciliani prezzi spropositati quando questi vogliono spostarsi per Natale o durante il mese di agosto oppure quando sono costretti a prenotare senza largo anticipo un volo. Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma – conclude il governatore – l’arroganza di quel vettore, dimostrata oggi anche dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”. Insomma tante posizione, tutte una contro l’altra, mentre per la vacanza di Ferragosto è meglio stare a casa o partire per New York, che forse costa anche meno.
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