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Insulti omofobi, due episodi nel Ragusano. Il consigliere nazionale Arcigay: “Dobbiamo puntare a un cambiamento culturale e sociale”
28 Lug 2023 16:34
Omofobia: due episodi, 15 giorni fa a Modica e ieri sera a Marina di Ragusa. Lo riferisce il consigliere nazionale di Arcigay, Andrea Ragusa, che li ha subìti personalmente. “A Modica stavamo guardando il panorama dalla terrazza del belvedere. Ieri seduti su una panchina, quando è passata una macchina dalla quale qualcuno ha urlato ‘froci’. Cerchiamo di farci una risata? In un primo momento sì, ma quanto successo ci ha messo addosso inquietudine e paura. Era il caso di restare dove eravamo? E se fossero ritornati? E se avessero pensato di aggredirci? Poi penso, a chi potevamo dare fastidio? Potevamo essere due fratelli, no?”.
TOLLERANZA? PIUTTOSTO SERVE IL RISPETTO
Evidentemente non è vero che in provincia di Ragusa non ci siano episodi di omofobia. “Ho segnalato gli episodi sui social, cercando di fare passare il messaggio anche sulla rete di Arcigay. Attenzione, non ho bisogno di pietà né io né la persona con cui ero – dice Andrea Ragusa -. E’ però importante che non cali l’attenzione e che, appunto, si possa credere che in questa provincia vada tutto bene, che sia tutto perfetto, tutti gentili e tolleranti. Ecco tolleranti. Che brutta parola. Non desidero persone tolleranti ma persone che stiano davanti agli altri con rispetto. Non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno per stare mano nella mano o seduti su una panchina o per baciare qualcuno. Nessuno chiede il permesso per vivere la vita che vuole”. Ma al di la di quanto successo, il consigliere nazionale di Arcigay vuole che passi un messaggio di positività: “Questi episodi accadono, a volte va anche peggio, la responsabilità di creare un tessuto diverso dal punto di vista culturale e sociale parte anche da noi. Non solo da noi, purtroppo. Se partisse solo da noi queste cose non accadrebbero. Non dobbiamo fermarci e non dobbiamo permettere a nessuno di metterci in un angolo, di metterci paura”.
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