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Non solo covid: in Italia c’è preoccupazione per il virus sinciziale che colpisce i neonati. Alcuni consigli per i genitori
10 Nov 2021 13:59
Non basta il Covid-19, arrivano nuove preoccupazioni per la nostra salute. E stavolta gli interessati sono soprattutto i bambini. Dopo la tregua durante l’inverno scorso, negli ospedali italiani si registrano numerosi ricoveri di bambini piccoli, affetti dal virus respiratorio sinciziale (RSV).
Un virus particolarmente aggressivo quest’anno, che colpisce soprattutto i neonati. Il ricovero medio in ospedale è di 5 giorni e la guarigione lenta. I sintomi soprattutto le apnee, ma anche la respirazione affaticata, la tosse e la febbre molto alta. È un virus che in genere arriva ogni inverno, ma lo scorso non c’è stato e questo è probabilmente dovuto al distanziamento sociale, ai lockdown e all’uso delle mascherine.
Quest’anno, dopo il giustificato allentamento delle misure, è ritornato e in modo più virulento: i bambini e i lattanti non avendo gli anticorpi dell’anno prima l’hanno fatto in modo più grave. In particolare negli ospedali dell’Asl Napoli Sud, da Castellammare di Stabia a Nola e Vico Equense, si registrano diversi ricoveri di bambini molto piccoli affetti da bronchioliti, grave insufficienza respiratoria che può essere causata da virus diversi. Il virus è lo stesso che ha colpito tempo fa la piccola Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni, che ora sta meglio. Il suo caso ha contribuito a far conoscere questo virus particolarmente pericoloso per i più piccoli. Anche in Germania si registrano molti casi di contagio da RSV fra i bambini e in particolare fra i neonati.
È quello che ha segnalato la Süddeutsche Zeitung, che ha intervistato il primario del policlinico universitario di Dresda, Reinhard Berner, specializzato in malattie infantili pediatriche. “In Germania e in Europa abbiamo da settembre un’ondata pazzesca di infezioni da RSV”, ha riferito. “Gli ospedali e le terapie intensive sono piene come mai prima da anni”. “Al momento abbiamo 20-25 nuovi ricoveri a settimana, e di questi due o tre devono andare in terapia intensiva. Alcuni ospedali sono già allo stremo delle capacità. Per noi la situazione diventa drammatica e riteniamo che l’ondata durerà per tutto l’inverno”.
A settembre, il Robert Koch Institut ha avvertito che il numero delle infezioni gravi delle vie respiratorie adesso è il doppio di quanto accade normalmente in questa stagione, e nella fascia di età fino a 4 anni la metà dei casi dipende dal virus RSV. E insieme a Covid-19 e virus respiratorio sinciziale in questo periodo si stanno diffondendo anche altri virus. L’anno scorso l’influenza stagionale quasi non si è vista. Quest’anno sembrerebbe, invece, che le cose stiano tornando alla “normalità” di un tempo. Secondo i dati della sanità pubblica i casi stanno aumentando di settimana in settimana, anche se non sono ancora di influenza stagionale. I casi dunque stanno aumentando, ma il virus influenzale non è ancora così presente sul territorio.
Ai genitori, gli esperti raccomandano di evitare che i bimbi troppo piccoli, al di sotto dell’anno di età, passino dalle braccia di un parente all’altro, evitando baci e fumo passivo per i bambini che vanno tenuti al riparo da rischi di contagio, in quanto questo virus si trasmette anche agli adulti, che ne diventano portatori talvolta asintomatici o manifestando solo un lieve raffreddore.
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