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Immunopatologia renale: nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche a Modica e Ragusa
16 Giu 2021 11:29
La Nefrologia dell’ASP di Ragusa ha conseguito un altro importante traguardo in campo nefrologico aprendosi alla diagnostica immunopatologica delle malattie renali e ampliando così il suo percorso di approfondimento diagnostico mediante l’esecuzione delle prime biopsie percutanee renali.
Nell’ UOC di Nefrologia e Dialisi – ospedale “Maggiore”, Modica – ASP – Ragusa, direttore ff Walter Morale, si aggiunge un nuovo capitolo a quelli già intrapresi nel corso dell’ultimo anno. Un ultimo servizio che alimenta, ancor di più, l’attrattività sanitaria nei confronti della realtà territoriale e soprattutto delle altre province siciliane.
La biopsia renale è di fatto uno strumento indispensabile e fondamentale nella gestione delle nefropatie. Essa fornisce informazioni utili per la diagnosi, la scelta terapeutica, la prognosi e non di meno, contribuisce alla validazione degli outcome dei trial clinici.
La biopsia percutanea renale consiste nel prelevare qualche “frustolo” di tessuto renale mediante tecnica eco-guidata, verifica dell’adeguatezza del campione mediante osservazione dello stesso al microscopio che viene fatta contestualmente al prelievo bioptico e successiva valutazione istologica, immunoistoichimica ed esame alla microscopia elettronica, con una tempestiva risposta diagnostica che avverrà entro 48 ore; tutto ciò grazie ad un validato processamento del campione e dei rapporti di consulenza interaziendali con una struttura sanitaria di riferimento nazionale – Istituto Ospedaliero di Parma -. Come si può ben comprendere tale metodica diagnostica arricchirà i servizi erogati dalla realtà nefrologica locale, permettendo una più ampia rosa di possibilità in seno alla prevenzione della malattia renale cronica e alla diagnosi accurata e tempestiva delle malattie renali.
Tutti i pazienti del territorio potranno così accedere a tale nuovo servizio evitando il “pellegrinaggio” verso i pochi centri nefrologici siciliani e le strutture nefrologiche italiane presso le quali si esegue tale procedura.
Un altro tassello in più dopo aver implementato l’attività chirurgica mediante esecuzione di interventi complessi nel campo degli accessi vascolari; intrapreso nuove tipologie di interventi vascolari nei pazienti emodializzati; creato una proficua collaborazione interdisciplinare e ultra specialistica nefro-radio-interventistica con il dott. Andrea Boncoraglio della Radiologia – ospedale “Giovanni Paolo II” – diretta dal dott. Francesco Floridia.
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