La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
Premio “Ignazio Buttitta”, a Carmelo Modica il primo premio per la poesia siciliana
16 Dic 2020 08:58
Con la silloge “Chiantu di Chiarìa”, il poeta e scrittore Carmelo Modica si è aggiudicato lo scorso 12 dicembre il primo premio nella Sezione Libri di Poesia in siciliano del Premio di arte e cultura siciliana “Ignazio Buttitta”, promosso dal Centro artistico culturale “Renato Guttuso” di Favara e giunto quest’anno alla XXII edizione. Al prestigioso riconoscimento si è aggiunta anche la menzione speciale della giuria per la lirica inedita “L’urtimu ventu”, in concorso nella Sezione Poesia.
Quarantotto anni, una laurea in mediazione linguistica e una passione per la scrittura che spazia dai racconti alle traduzioni, dalle poesie in italiano a quelle dialettali, Carmelo Modica è nato Palermo da genitori modicani. Alla città della Contea lo legano, oltre alle ascendenze familiari, le memorie adolescenziali e giovanili delle estati trascorse in quel di Marina di Modica, dove ha casa. E dove, di tanto in tanto, si rifugia per ritemprarsi in quell’oasi di tranquillità. Non a caso, tra i suoi progetti futuri c’è anche quello di fare di Marina di Modica il suo “buen retiro”. Nella frazione balneare, del resto, già vivono anche d’inverno pittori e scrittori che hanno preferito il rumore delle onde al caos delle città.
L’opera premiata, “Chiantu di Chiarìa” (Pianto dell’alba), è la sua prima raccolta di poesie dialettali. Pubblicata nel 2018 da Youcanprint di Lecce, contiene una trentina di liriche che affrontano vari temi. Le poesie sono precedute da un’originale “Lettera a me stesso” dell’autore che funge da preambolo al volume. «Questo libro è nato come un esercizio di stile», spiega Carmelo Modica, «Dopo aver pubblicato la silloge “Come Quando Non C’è” nel 2017, ho voluto misurarmi con la poesia in dialetto. Così è nata “Chiantu di Chiarìa”. Ho scelto questo titolo sia per il fascino dell’allitterazione sia perché valorizza un termine desueto come “Chiarìa”, alba, che a me piace molto. La silloge raccoglie le poesie scritte nell’arco di due anni. Il dialetto utilizzato è una sorta di siciliano illustre, con termini attinti dai dialetti di Modica, di Palermo, di Catania e di altre zone dell’isola. C’è persino un dialogo semiserio con Dio in catanese».
Le sue poesie parlano di amore e distacco, nostalgia e rimpianto, ma anche d’impegno civile e rinascita. Le qualità precipue dei versi di Modica sono da ricercare nell’immediatezza e nella forza evocativa delle parole che scolpiscono immagini di suggestiva bellezza. Come ne “L’urtimu ventu”, l’inedito che ha ricevuto la menzione speciale del Premio “Buttita”, dove l’amore appena nato e subito finito è raffigurato come l’ultima folata di vento autunnale, un alito tiepido che si insinua per la casa e che infonde nei cuori calore e passione, prima che arrivi il gelo del dell’inverno.
© Riproduzione riservata