LETTERA AL SINDACO BUSCEMA E AL PREFETTO

La crisi generale che sta colpendo le famiglie italiane si sta naturalmente ripercuotendo anche sulle famiglie modicane che sono oltremodo vessate da tanti obblighi e tasse da pagare con l’aggravante della disoccupazione e della perdita di lavoro che ha colpito molti nuclei familiari, fatto che sta creando notevolissime difficoltà per affrontare la vita quotidiana.

Alla luce di questa grave emergenza affiora la necessità di un’azione a favore degli inquilini delle case popolari a rischio sfratto.

Con la presente chiedo alle SSVV in indirizzo di farsi promotori attraverso Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa nei confronti dello Iacp per trovare le giuste ed adeguate soluzioni per sospendere momentaneamente gli sfratti proprio per la grave situazione del momento.

E’ importante sottolineare che questo non significa che gli inquilini non debbano pagare quanto dovuto anzi  l’azione di legalità che si sta portando avanti è giusta e doverosa perché è necessario far rientrare tutti coloro che negli anni passati non hanno pagato i canoni di locazione. In questa delicata fase, però, sarebbe opportuno fermarsi con gli sfratti pur garantendo allo Iacp il pagamento del canone mensile più una quota pari allo stesso riguardante gli arretrati in modo che il debito pregresso sia dilazionato in maniera più esigua e quindi più fronteggiabile per le famiglie.

Tale mia richiesta nasce dal fatto che anche il Governo Nazionale, visto il grave momento, ha previsto nel decreto Milleproroghe lo slittamento al 31 dicembre 2012 dell’esecuzione degli sfratti riguardanti particolari categorie sociali disagiate, quindi perché anche un ente pubblico non può intervenire in questo senso in una fase delicata e preoccupante per le famiglie.

Nel sottolineare che il Comune di Modica attraverso l’Assessorato ai Servizi Sociali si è fatto promotore di versare ed impegnare le somme per il pagamento di arretrati a favore degli utenti che ne hanno fatto richiesta perchè in situazione economica precaria è essenziale che si faccia promotore, nella persona del Sindaco, con il Prefetto per trovare una soluzione momentanea al rischio sfratto per alleviare il peso economico  che grava su queste famiglie. Tutto ciò nella logica che si tratterebbe di un intervento temporaneo perché la gente deve comunque pagare quanto gli spetta non solo perché ha usufruito di alloggi senza il dovuto corrispettivo ma anche nel rispetto di coloro che hanno sempre ottemperato ai propri doveri. 

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