La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
AIELLO A SOSTEGNO DI UN MARCHIO ORTOFRUTTICOLO TUTTO SICILIANO
21 Mag 2011 16:35
“Marchio unico per l’ortofrutta siciliano. Questa è l’unica strada percorribile per valorizzare seriamente l’orticultura della fascia costiera siciliana”. Con queste parole si pone con fermezza sulla questione dell’agricoltura siciliana Francesco Aiello, presidente di Azione democratica nonché candidato a sindaco di Vittoria con il sostegno di Mpa. Lo schieramento netto a favore di un Marchio Sicilia e di un Marchio d’Area è il risultato dell’intervento di Aiello a proposito della polemica sul marchio di qualità: “L’idea di inseguire ancora marchi strapaesani è perdente e infondata, poiché l’orticultura ha una dimensione internazionale sin dalla selezione degli ibridi e delle sementi che vengono poi sparpagliate in tutto il bacino del Mediterraneo. A Bulala o a Cammarana, a Scicli o ai Macconi di Acate o a Pachino, unica è la fonte primaria delle produzioni e ogni tentativo di infinocchiare la gente serve solo a politici senza spessore che si affannano a cercare voti. Ma l’incompetenza e l’improvvisazione sono evidenti a tutti”.
E come da “copione elettorale”, ogni Amministrazione comunale vigente riceve critiche, più o meno dure, dalle opposizioni. Così Aiello ammonisce l’Amministrazione di Nicosia: “Dopo cinque anni di disastri Nicosia cerca il voto dei contadini, proponendo un marchio su una linea che non arriva da nessuna parte. Superficialità e incompetenza sono alla base di questa proposta oltre all’inganno per i consumatori europei ai quali si vorrebbe fare capire che in Sicilia c’è una varietà di pomodoro in ogni città. Cose da mille e una notte. Ha lasciato il mercato nel caos, non ha smosso una virgola e ora Nicosia cerca visibilità con la patacca di fine mandato. Meno male che siamo alle battute conclusive. E che non ci saranno possibilità per ascoltare altre baggianate del genere”.
Una critica che suona quasi come un “Veni, vidi, vici”, forse troppo aggressivo. Però è nella speranza di ognuno credere fortemente nelle potenzialità produttive della nostra Isola e nella buona volontà di tutti coloro che scelgono le soluzioni migliori per farne riconoscere i meriti.
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