SUCCESSO STREPITOSO PER “FRATELLI D’ITALIA” AL TEATRO XENIA

29 Ago 2015 18:35

Venerdi sera, nell’incantevole location di Teatro Xenia, al Marsa Siclà Residence di Sampieri, i due esilaranti fratelli Toni e Augusto Fornari, hanno presentato lo spettacolo “Fratelli d’Italia”, penultimo appuntamento della stagione teatrale “La giara e il gelsomino”, promossa dall’associazione Vento, con la direzione artistica di Carlo Cartier. Sarebbero dovuti esser presenti anche gli altri due componenti dei “Favete Linguis”, la coppia dei fratelli Fresi, impossibilitati per problemi di salute.

Uno spettacolo che, dal primo fino all’ultimo minuto, ha coinvolto il pubblico rendendolo completamente parte integrante dello show, attraverso la bravura dei due attori che godono di una grande capacità comica e satirica, divertenti, e soprattutto mai volgari. Toni Fornari, attraverso delle formidabili doti canore, omaggia i più grandi cantanti, dagli anni venti fino ai giorni nostri, impersonando colui che, nonostante il grave momento economico, va avanti rinnegando tutto; Augusto, invece, impersona un ubriacone che dice la verità, “la crisi c’è”, ironizzando e facendo satira a tutti gli effetti. Tra doppi sensi e gag divertenti, è da menzionare il momento in cui Augusto Fornari fa cantare a tutto il pubblico l’Inno di Mameli: le risate sono assicurate, a dimostrazione del fatto che, secondo il giudizio (ironico) di Augusto, anche nelle figuracce, alla fine, il popolo italiano è unito! Così come è spassoso il momento in cui Toni chiede ad Augusto di inventare una storia, con due semplici elementi (una donna e una mela), per vedere, a seconda del cantautore, (De Andrè, Consoli, Vasco Rossi, Battiato, Villa, e altri), come ognuno di questi artisti avrebbe affrontato la situazione, parodiando le loro canzoni. Lo spettacolo si conclude infine con la simpatica interpretazione della “Canzone intelligente” di Cochi e Renato. “Fratelli d’Italia”, dicono Toni e Augusto Fornari, è un modo di fare satira, nato negli anni in cui c’era “qualcuno”, che diceva che la crisi era inesistente, e, quindi, tutto sommato, rispetto ad oggi la differenza è davvero minima. Uno spettacolo di gran successo, che ha divertito tutto il pubblico, un modo per fare satira, e nello stesso tempo, attraverso la risata e il bel canto, induce a pensare positivamente, e soprattutto a sperare che qualcosa in futuro possa migliorare.

Carlo Cartier ricorda che domenica 30 agosto, sempre alle 21,45, ci sarà l’ultimo appuntamento di stagione, uno spettacolo onirico con testi di Stefano Benni, regia di Franco Giorgio, e con un cast d’eccezione: Giovanni Arezzo (attore), Peppe Arezzo (al pianoforte), Alberto Fidone (al contrabbasso) e Carlo Cattano (al sax).