La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
TANTE LE SCUOLE MODICANE SENZA RISCALDAMENTI! UNA SITUAZIONE ORMAI INSOSTENIBILE!
30 Gen 2016 12:28
Ore 10 del mattino, fuori il termometro è fermo 8° C, nelle aule dell’Istituto Archimede di Modica, ciascuno studente fa fronte come può a una temperatura di poco superiore: tengono indosso giacconi, guanti, cappucci; c’è chi ha portato da casa uno scaldino elettrico, chi un plaid che tiene sulle gambe o sulle spalle. Lo stesso quadro al liceo linguistico dell’Istituto Verga, in questi giorni in autogestione. Non si è rotta accidentalmente la caldaia, ma manca semplicemente il gasolio! È ricorrenza annuale di un problema irrisolto di molte, troppe, forse tutte, le scuole di Modica; e supponiamo non solo di Modica. È la ‘Buona scuola’ di Renzi; quasi un’espressione augurale come ‘Buon Natale’ o ‘Buona Pasqua’. La stessa ‘Buona scuola’ che ha portato in quel primo istituto a una raccolta fondi tra famiglie degli studenti, per comprare il gasolio necessario a superare i picchi del freddo stagionale: ogni studente 3 euro, per attivare la caldaia per altri dieci giorni! E dopo? Sappiamo che la spesa per l’acquisto del combustibile per il riscaldamento è sostenuta, per le scuole dell’infanzia, elementare e media, dal Comune e dall’ex-Provincia per le scuole superiori. Entrambi questi enti, evidentemente, non hanno previsto per questa spesa di bilancio una somma adeguata! La cosa strana è che questa svista, dimenticanza, disattenzione, la commettono ogni anno; un anno dopo l’altro, si potrebbe dire ‘senza soluzione di continuità’ e il problema si ripresenta tutti gli anni; come il 2 Giugno, festa della Repubblica, o meglio come il Natale e la Pasqua appunto, e questo spiega la componente augurale che porta in sé il decreto di Renzi: ‘Buona scuola’; nel senso che, a studenti, insegnanti e personale, ha inteso esprimere l’augurio che superino incolumi, o quanto meno senza troppi danni, il tempo trascorso a scuola, pur in presenza del suo ‘decreto’ e pur in assenza di riscaldamento nelle aule. In questo sforzo augurale Renzi non è solo! Gli fanno compagnia le amministrazioni degli enti locali di comuni e province, e l’assessorato regionale, tutti coinvolti, in base a un principio di sussidiarietà, nella ‘Buona scuola’, ciascuno con i propri capitoli di bilancio e impegni di spesa necessari all’acquisto del gasolio per il riscaldamento. Braccio armato della ‘Buona scuola’, tutore della legge e garante dell’ordine è infine la figura del dirigente scolastico, il preside per intenderci. Per via dei poteri conferitigli dal decreto sulla ‘Buona scuola’ la stampa l’ha definito ‘preside sceriffo’, ‘preside-manager’, era l’abito che gli si chiedeva di indossare nelle precedenti riforme Moratti e Gelmini. Investiti di ruoli dirigenziali, queste figure devono necessariamente servire il Governo nazionale e regionale; e il Governo nazionale, quasi legittimamente costituito, impone loro 200 gg. di attività scolastica; non possono chiudere la scuola inagibile per il freddo! Loro e il loro operato saranno valutati, ogni anno, dall’Ufficio Scolastico Regionale, e minacciare la chiusura di una scuola è fatto grave! Anche nel caso in cui seri siano i motivi di una tale minaccia. Un tale operato connoterebbe la scarsa capacità gestionale del preside e potrebbe configurarsi il reato di ‘interruzione di pubblico servizio’. Forse, se a valutare l’operato dei presidi, la loro riconferma o meno nel posto che occupano, fosse l’utenza (studenti e genitori), sarebbe altra la loro linea d’orizzonte; forse sarebbero più inclini a minacciare la chiusura della scuola quando non vengono garantite le condizioni essenziali per fare scuola, e condizione essenziale non è sicuramente restare per cinque o sei ore ogni santo giorno in aule al freddo! Il M5S Modica, di fronte a una tale grave situazione si è già dato da fare, sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso volantinaggi all’ingresso delle scuole e quant’altro serva a fare svegliare i responsabili o meglio gli irresponsabili e continuerà la sua incisiva azione a tutti i livelli fin quando non sarà assicurata la necessaria dignità a studenti, insegnanti e personale scolastico.
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