40 anni fa, l’assassinio di John Lennon

40 anni esatti dalla morte di John Lennon, ucciso con 4 colpi di pistola da un suo fan fanatico a New York. Una morte che sconvolse il mondo: ex beatle, icona di quegli anni, le sue canzoni avevano un forte messaggio di impegno civile: Imagine è stata giudicata la canzone più bella del XX secolo, un inno alla pace, all’amore e alla fratellanza.

A 40 anni dalla morte di John Lennon per mano del suo assassino, arriva in libreria l’imperdibile “Dream Lovers John e Yoko a New York” per Rizzoli Lizard. Negli intimi scatti di Brian Hamill rivive il mito di una coppia icona del ventesimo secolo. Con l’introduzione di Alec Baldwin e la prefazione di Barry Levinson, un grande fotografo ricorda l’autore di “Imagine” nelle immagini senza tempo raccolte in queste pagine, restituendoci una visione schietta e onesta, senza fronzoli né lustrini, dell’uomo divenuto leggenda, ucciso da quattro proiettili sparati da Mark David Chapman.

È la sera dell’8 dicembre quando all’ingresso del Dakota building di New York risuonano quattro colpi di pistola. Riverso a terra, ferito a morte, c’è John Lennon. Poche ore prima, sempre davanti a quel palazzo, la rockstar «più famosa di Gesù» aveva firmato un autografo al suo assassino. “I was shot…”. Dopo che Mark David Chapman sparò a John Lennon, l’ex Beatles riuscì a stento a raggiungere, sanguinando, la guardiola della sicurezza e a pronunciare quella sua ultima frase prima di perdere i sensi. “Mi hanno sparato”, disse quella sera dell’8 dicembre 1980. Aveva compiuto quarant’anni due mesi prima, il 9 ottobre. E quarant’anni esatti sono trascorsi da quel giorno che sconvolse il mondo.

Con la morte di John Lennon fu colpita anche una generazione che era cresciuta nutrendosi degli ideali di non violenza che ispirarono anche il suo album di maggior successo.

L’artista, poi, fu immediatamente portato da una pattuglia della polizia al Roosevelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23.15.
Dopo aver sparato Chapman non scappò via, ma rimase sul luogo del delitto aspettando la polizia e leggendo Il giovane Holden (The Catcher in the Rye), romanzo del 1951 scritto da J. D. Salinger. Fu accusato di omicidio di secondo grado e dichiaratosi colpevole fu condannato ad un minimo di 20 anni al massimo dell’ergastolo. Nel 2000, scontato il minimo della pena, si è visto rifiutare la richiesta di scarcerazione sulla parola.
Il 27 agosto 2020 per l’undicesima volta la commissione giudicante dello stato di New York ha negato a Chapman la libertà condizionata.

Quarant’anni dopo l’uccisione di Lennon resta ancora un mistero, nonostante Chapman abbia detto che da fervente cristiano voleva liberarsi del musicista che aveva sostenuto che Dio era solo un concetto. Sempre secondo una sua testimonianza voleva sbarazzarsi dell’uomo più famoso al mondo per liberarsi della sua depressione cosmica.

Tuttavia quarant’anni dopo il mito di John Lennon continua ad ispirare generazioni. Rimane una delle più potenti icone mai prodotte dalla cultura popolare.

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