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33° EDIZIONE DEL PREMIO ANDERSEN. IL PREMIO PER GLI AUTORI E I PROTAGONISTI DELL’EDITORIA PER L’INFANZIA
25 Mag 2014 11:00
Quando una premiazione, una celebrazione o qualsivoglia simil festeggiamento riesce a costruirsi, nel momento stesso in cui si celebra, sull’umanità e l’emozione suscitata nei premiati, negli organizzatori e nel pubblico, allora può dirsi, a gran voce e con somma fierezza, ch’esso è riuscito nel suo intento.
Nell’estrema semplicità di una sala, neanche troppo addobbata, tanta era la suggestione suscitata dalle bellissime parole e dall’emotività di tutti i presenti che non poche lacrime di gioia sono state strappate.
Può essere ben orgogliosa Barbara Schiaffino, direttrice della nota rivista Andersen, periodico mensile giunto alla sua 313° pubblicazione, e la Redazione tutta, che da mesi si dedica alla organizzazione del Premio omonimo.
Sabato 24 maggio, presso le sale del Museo Luzzati, dedicato al famoso illustratore Emanuele Luzzati, si è tenuta la premiazione finale, alla presenza del Sindaco di Genova, Marco Doria, dell’assessore alla Scuola, allo sport e alle politiche giovanili del comune, nonché docente universitario di Letteratura per l’infanzia e membro della giuria giudicatrice, Pino Boero, di tutte le incredibili personalità operanti in tale ambito e della Redazione della Andersen rivista.
Alla Redazione, diretta da Barbara Schiaffino, coadiuvata da Walter Fochesato e Anselmo Roveda, si deve l’organizzazione del Premio o, se vogliamo, dei Premi, in ogni loro sfaccettatura considerata.
Si tratta del più importante premio italiano assegnato ogni anno ai libri per ragazzi e ai loro autori, illustratori, editori e alle più interessanti realtà che promuovono la lettura e la cultura per l’infanzia, con un’attenzione particolare alle produzioni più innovative e originali.
Alle brillanti e professionalissime personalità di Barbara, Walter e Anselmo, si affiancano quella di Gianna Vitali, fondatrice della Libreria per Ragazzi di Milano, insieme al marito Roberto Denti, recentemente scomparso, ma solo fisicamente, perché, anche per chi non lo aveva mai conosciuto, la celebrazione del Premio Andersen, è stata occasione per ricordarne le grandiose gesta e la splendida personalità. Ancora, a comporre la giuria, Anna Parola, della Libreria per Ragazzi di Torino e Caterina Ramonda, bibliotecaria e animatrice del blog “Le Letture di Biblioragazzi”.
Ma, iniziamo dal principio. Chi è la rivista Andersen? Un nome altisonante quello che capeggia sulla sua testata: Hans Christian Andersen, scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per le sue fiabe, tra cui la famosa Sirenetta. La rivista, che ne riprende il nome, nata nel 1982, è divenuta il più noto e diffuso mensile italiano di informazione sui libri per bambini e ragazzi, la scuola e le politiche di promozione culturale dell’infanzia. È un punto di riferimento e di confronto per insegnanti, bibliotecari, educatori, scrittori, illustratori, editori, con un taglio giornalistico che invita alla riflessione e all’approfondimento anche un pubblico non esclusivamente di settore.
È una rivista indipendente che sostiene le proprie attività esclusivamente grazie alla fiducia accordata nel tempo dai suoi abbonati e dagli inserzionisti. Una garanzia di obiettività e libertà di giudizio che si traduce in autorevolezza e serietà.






Alcuni dei numeri monografici di Andersen, disponibili contattando l’ufficio abbonamenti
Nel corso degli anni, il Premio Andersen si è andato configurando come il tentativo, riuscito, di sollecitare e promuovere i processi di rinnovamento nel settore, di spronare contatti e collaborazioni, sostenendo un vorticoso scambio, volto all’obiettivo generale della promozione della letteratura, considerata fenomeno sociale e culturale di rinnovata importanza. Fenomeno, altresì, che consente di smembrare la ghettizzazione e di fare della periferia un centro di rinnovo culturale, umano e sociale, al di là di ogni possibile pragmatismo.
Le sezioni del Premio ricalcano i principali generi della moderna letteratura per ragazzi e la suddivisione per fasce d’età: libri 0/6 anni, 6/9 anni, 9/12 anni, oltre i 12 anni, oltre i 15 anni, gli albi illustrati, la narrativa, la divulgazione. Vengono inoltre premiati autori e illustratori per la loro produzione complessiva. Tutti i libri premiati in ciascuna edizione concorrono, inoltre, ad un ulteriore riconoscimento attribuito da una vasta giuria di addetti ai lavori: il Super Premio Andersen – il Libro dell’Anno – intitolato alla memoria di Gualtiero Schiaffino, fondatore del Premio e della rivista. Quest’anno, il Super Premio è stato attribuito ad Alessandro Sanna, con l’opera illustrata Fiume lento. Un viaggio lungo il Po, edito da Rizzoli, e premiato anche nella sezione “Miglior Libro Illustrato”.

I vincitori tutti, e le opere premiate, sono consultabili sul sito www.premioandersen.it. In breve:
Miglior Libro 0/6 anni a Benjamin Chaud con Una canzone da orsi, edito da Franco Cosimo Panini.
Miglior Libro 6/9 anni a Kenneth Steven – Øyvind Torseter, con il libro Perché il cane ha il naso bagnato?, pubblicato da Electa Kids.
Migliro Libro 9/12 anni a Luigi Ballerini – ill. di Sara Benecino, La Signorina Euforbia, delle Edizioni San Paolo. Ancora, per la sezione Miglior Libro oltre i 12 anni, è stato premiato Il pianeta di Standish, dell’autrice Sally Gardner e editori Feltrinelli Kids. Infine il premio Miglior Libro oltre i 15 anni è stato assegnato all’italiana Annalisa Strada, con Una sottile linea rosa, edito da Giunti.
Altre sezioni hanno riguardato, il Premio al Miglior libro di divulgazione, consegnato a Isabel Minhós Martins e Bernardo Carvalho per Andirivieni, de La Nuova Frontiera Junior. Il Miglior Libro fatto ad arte è, invece, stato assegnato all’editore Carlo Gallucci per aver creduto nella pubblicazione di Libertà, opera di Paul Éluard, rivisitata nella versione ital. di Franco Fortini e realizzata da Anouck Boisrobert e Louis Rigaud.
Nuova categoria, infine, è quella per il Miglior Libro a fumetti e, ci tengono i direttori a sottolineare il voler fortemente mantenere la definizione tradizionale di “fumetto”, contrariamente ai nuovissimi appellativi di “digital illustration” e simili. Il premio è stato vinto da due giovanissimi illustratori, Assia Petricelli e Sergio Riccardi, autori di Cattive Ragazze, opera in cui ha fortemente creduto l’editrice Sinnos, con loro sul palco a ritirare il Premio.
Infine, non certo per importanza, quanto per suggestione suscitata, a ritirare il Premio per il Miglior Libro mai premiato, la casa editrice Orecchio Acerbo che all’opera premiata, Giallo Giallo, ha legato il suo stesso destino, vedendosi, in una situazione di immensa difficoltà, come il bambino protagonista del libro, che si scontra e combatte con gli adulti per difendere il suo caschetto giallo.
Quel caschetto giallo assurge a simbolo tanto che gli Editori, commossi ed emozionati, hanno consegnato alla giuria di Andersen tanti caschetti gialli, come simbolo di ringraziamento e di buon auspicio.
Quest’anno per la prima volta viene assegnato un premio intitolato a Roberto Denti (1924-2013) alla migliore libreria per ragazzi dell’anno, promosso dall’Associazione Italiana Editori e da Andersen per ricordare la figura e l’impegno del fondatore della storica Libreria dei Ragazzi di Milano, da sempre parte attiva nella giuria dell’Andersen, insieme alla moglie Gianna Vitali.
Il Premio è stato vinto dalla Libreria Cuccumeo: Libreria per ragazzi non vietata agli adulti, di Firenze e alle tre splendide donne che, credendo nel progetto, gli hanno dato vita; motivazione ne è stata l’ aver saputo costruire, nel breve volgere di un triennio, un luogo capace di promuovere non solo la lettura e i libri, ma la cultura dell’infanzia e per l’infanzia nel suo complesso, articolando un ricco calendario di occasioni esito di fruttuose sinergie; per aver combinato la dimensione imprenditoriale con quella dell’animazione culturale divenendo, grazie alla molteplicità di competenze e passioni delle fondatrici, un punto di riferimento anche fuori dal proprio ambito territoriale.
Ulteriori verdetti hanno, invece, proclamato Miglior scrittore, il toscano Fabrizio Silei e, Miglior Illustratore, Desideria Guicciardini. Infine, altri tre riconoscimenti sono andati alla sezione diretta, senza terna, della Migliore creazione digitale, con l’app Il Libro Bianco, delle edizioni MiniBombo. E quelli speciali, assegnati agli editori Donzelli e Rrose Sélavy, rispettivamente per la pubblicazione dell’opera del Pitrè, con traduzione italiana di Bianca Lazzaro e illustrazioni di Fabian Negrin, e per l’avvio della collana “Quaderni Quadroni” della seconda.
Non contenti della mole di lavoro da assolvere per l’attribuzione dei Premi fin’ora menzionati, “fatica ripagata dai tanti grazie ricevuti” dice la Schiaffino, ulteriori premiazioni hanno visto avvicendarsi sul palco personalità ricche di una laboriosità costante nella promozione della letteratura, persone e realtà che tenacemente operano a favore del Libro e della Lettura, raggiungendo alti livelli di qualità In tale sezione, sono state premiate la Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano, per le molteplici azioni di promozione della lettura e del benessere sul territorio, realizzate interpretando la periferia urbana e sociale quale opportunità anziché limite, calibrando l’offerta attraverso l’intreccio di media e occasioni culturali differenti e per aver favorito, con il progetto Digital Readers, una riflessione, di portata nazionale, su lettura e nuove tecnologie.
Il Premio Andersen, in questa sezione, è stato attribuito anche a Radio Magica, per aver saputo costruire, in breve tempo, una rete virtuosa e una piattaforma capaci di rendere pienamente accessibili le narrazioni per l’infanzia a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità di lettura. A ritirare il premio, Elena Rocco, ricercatrice universitaria e Segretario Generale della Fondazione, Agnese Ermacora, coordinatrice editoriale e il piccolo Enrico, che ha emozionato il pubblico tutto con il suo “Grazie. Amen!”, strappando più di un sorriso e una lacrima.
Il valore di tali premi è di indescrivibile portata, l’eco del suo vento non si riesce a spiegare poiché le parole stesse, se non accuratamente calibrate, risulterebbero scontate e banali.
Il Premio Andersen ha riunito, sabato, in una location che già di per sé è di suggestione immensa, non semplicemente delle persone animate da passioni comuni, ma ha raccolto la fortissima energia scaturita dalle emozioni del ricordo, della collaborazione e dall’ empatia.
Una suggestione ben espressa dalle righe di Pino Boero “si tratta di premi davvero premiati, che nascono da una storia seria e consolidata e garantiscono, ad un tempo, continuità e innovazione. Essi intendono per territorio, non solo quello fisico, ma soprattutto quello culturale e formativo che ci ha visti impegnati sul fronte della letteratura per l’infanzia, non solo come osservatori del cambiamento avvenuto nel corso degli anni, ma, vorrei dire senza timore di essere giudicato presuntuoso, come protagonisti del mutamento stesso. Premiare, come fa Andersen ogni anno, editori, autori, illustratori, collane e aggiungervi, chi la letteratura la promuove, significa avere sempre ben presente l’idea che ogni libro per l’infanzia e per l’adolescenza possa diventare fonte di memoria, bagaglio di conoscenza e di pensiero rivolto al futuro. ”
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