Licenziamenti Ipercoop Ragusa forse saranno scongiurati

Potrebbero essere scongiurati i licenziamenti all’Ipercoop di Ragusa. E’ l’esito dell’estenuante trattativa, durata 48 ore e tenutasi a Catania, tra Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil in seguito alla quale è stata raggiunta una ipotesi di accordo sulla base della quale è stata definita l’armonizzazione dell’orario di lavoro e la maturazione dei permessi retribuiti. Ciò è stato deciso nell’ambito del piano di risanamento economico al fine di consentire un progressivo e graduale recupero di competitività aziendale. A partire dall’1 ottobre, quindi, l’orario settimanale è fissato per tutti i lavoratori di Coop Sicilia in 40 ore settimanale. Sarà sospeso il sistema di pausa retribuita per tutta la vigenza del presente accordo. Ai lavoratori sarà riconosciuta la facoltà di usufruire di un periodo di pausa non retribuita della durata di 15 minuti al giorno. Inoltre, sempre durante la vigenza dell’accordo, Coop Sicilia applicherà il seguente modello di flessibilità oraria: per i lavoratori full time l’orario di lavoro sarà assunto come media annuale e nelle settimane in cui saranno programmate ore in più rispetto all’orario di lavoro contrattuale, il limite massimo sarà di 44 ore settimanali per un massimo di 24 settimane mentre nelle settimane in cui saranno programmate ore in meno rispetto all’orario di lavoro contrattuale il limite minimo sarà di 32 ore settimanali. I lavoratori percepiranno comunque la retribuzione riferita al normale orario di lavoro contrattuale sia nelle settimane di riduzione che in quelle di superamento dell’orario stesso. Per quanto riguarda i lavoratori part time, questi ultimi stipuleranno individualmente accordi aventi ad oggetto la variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa e la variazione in aumento (fino al limite di 40 ore settimanali) o in diminuzione della durata con un preavviso di due giorni. E’ stato altresì definito un piano di incentivazione all’esodo che per quanto riguarda la provincia di Ragusa interesserà cinque unità. E’ stata prefigurata un’adesione volontaria al piano di incentivazione in questione sino al limite massimo di due milioni di euro lordi complessivi in tutta la Sicilia. “Era la migliore ipotesi di accordo che potessimo raggiugere – dichiarano Teresa Pintacorona, segretario generale della Fisascat-Cisl Siracusa Ragusa e il segretario territoriale di Ragusa Salvatore Scannavino – per scongiurare i licenziamenti che, in una prima fase, avevano giustamente suscitato grande allarme e preoccupazione. Con le nuove previsioni è stata scongiurata la chiusura dell’Ipercoop di Ragusa oltre a prevedere una nuova armonizzazione del lavoro per rendere ancora più sostenibile l’azione dell’azienda su base locale. Riteniamo di avere stipulato il migliore accordo possibile a salvaguardia della dignità occupazionale dei lavoratori. Naturalmente, adesso, questa ipotesi dovrà essere sottoposta al vaglio dei lavoratori, attraverso un referendum, per verificare se gli stessi accetteranno i contenuti previsti. Quello della ulteriore ridefinizione delle politiche commerciali e gestionali secondo specifici criteri di rilancio dell’attività di Coop Sicilia era l’unico modo per salvare il salvabile”.

C’è anche l’intervento della Uil
Flessibilità nei turni, riorganizzazione degli orari di lavoro, incentivi all’esodo, possibilità di transitare in altri punti vendita. Sono alcune delle soluzioni adottate per scongiurare i 273 esuberi comunicati da Coop Sicilia nel mese di giugno con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo. Lo comunica Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, al termine di una lunga trattativa: “Siamo soddisfatti per essere riusciti, con grandissima difficoltà, a salvare 273 lavoratori. Nonostante le proposte avanzate dall’azienda, che chiedeva anche sacrifici economici per tutti i lavoratori per potere abbassare il costo del lavoro, si è riusciti a portare a casa l’obiettivo della salvaguardia dei lavoratori e dell’impresa intaccando il meno possibile il reddito dei lavoratori”. L’accordo dovrà comunque essere sottoposto ai lavoratori che si dovranno esprimere durante le assemblee unitarie che stiamo gia programmando. Soltanto dopo arriverà la ratifica  in direzione regionale del lavoro.

L’accordo prevede tra l’altro la sospensione della pausa retribuita, un turno di 40 ore settimanale per i full time, il riconteggio delle ore dei part time in proporzione al full time con la sospensione dei permessi retribuiti maturandi, fatto salvo il mantenimento delle 32 ore di permessi all’anno. Previsto inoltre l’utilizzo dello strumento della flessibilità oraria, che prevede un numero di ore lavorate che può variare ogni settimana, anche se sarà comunque regolamentata attraverso alcuni paletti che hanno l’obiettivo di scongiurare forme di abuso e un utilizzo discrezionale, fermo restando la volontarietà per il part time. Coop Sicilia ad esempio programmerà in anticipo, ogni due settimane, gli orari di lavoro e si impegna a una equa distribuzione prevedendo al massimo 3 doppi turni settimanali.

Elemento qualificante dell’accordo il mantenimento dell’ipermercato di Ragusa che invece era previsto tra quelli in chiusura e la garanzia di tutti i lavoratori dentro Coop Sicilia, compresi i lavoratori degli uffici di Catania che prossimamente chiuderanno così come quelli dei 4 negozi di Palermo e Catania previsti in chiusura (Volontari, Casteldaccia, Catania, Fisichelli). I  lavoratori dei negozi di Palermo e Catania che chiuderanno saranno impiegati presso gli altri punti vendita Coop all’interno del territorio di appartenenza mentre ai lavoratori dei negozi di Catania Zafferana e San Giovanni La Punta,  che da quanto comunica l’azienda stanno per essere ceduti al Gruppo Rocchetta, è prevista anche la possibilità di scegliere se passare con il nuovo acquirente con il riconoscimento di un diritto di prelazione che è stato previsto nell’accordo.
L’accordo prevede anche l’accesso alla mobilità volontaria ed incentivata per un numero massimo di 80 equivalenti full time. L’incentivo prevede il riconoscimento di una somma più alta per coloro che esprimeranno la loro disponibilità all’accesso alla mobilità entro il 31 dicembre 2018 mentre dal primo gennaio 2019 detto importo sarà ridotto di circa il 30%.
Per l’esubero rimanente è previsto l’accesso alla cassa integrazione straordinaria nelle more che si realizzino in Sicilia gli investimenti  previsti nel piano industriale che riguardano anche sei nuove aperture sul territorio siciliano distribuite tra Palermo, Catania e Messina.
Il segretario generale Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, e i componenti della segretaria regionale Uiltucs Sicilia, Giovanni Casa, Maria Ida Saja, Angelo Gulizia, Valentina Minnuto e le Rsa ed Rsu aziendali che hanno seguito assieme ai segretari in questi mesi  la trattativa esprimono “soddisfazione per il risultato raggiunto a tutela di tutti i posti di lavoro in una realtà come quella siciliana tanto martoriata dalla piaga della disoccupazione, ma soprattutto perché soltanto grazie alla sottoscrizione dell’accordo si potrà dare il via al piano industriale che traghetterà tutti i lavoratori a partire dal primo gennaio 2018  in Coop Allenza 3.0, (società che attualmente detiene la proprietà di Coop Sicilia) una delle più grandi cooperative nazionali nel settore della distribuzione che, a partire dal primo gennaio, incorporerà attraverso una procedura di fusione Coop Sicilia con il passaggio di tutti i lavoratori siciliani.

 

 

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