Enzo Taranto primo superfinisher alla super maratona dell’Etna. Festa per l’atleta ibleo

Si dice che correre una maratona voglia dire vivere un’altra vita. Con la Supermaratona dell’Etna si scala una montagna, si doma un vulcano, si raggiungono i 3000 metri di quota partendo dal mare, e si vive un’esperienza indimenticabile. Questo è quanto hanno vissuto sabato scorso i nostri atleti Enzo Taranto, Daniele Sammatrice, Luca Di Giorgi e Biagio La Rosa. Insieme ad altri 400 impavidi, i nostri quatto ragazzi hanno raggiunto quota 3000 metri e domato il vulcano.
“*Un’esperienza bellissima, molto particolare, senza dubbio diversa e unica rispetto a tutte le altre gare che ho fatto*.” Ha dichiarato Enzo Taranto, atleta vittoriese giunto 15esimo assoluto e vincitore dell’edizione 0 del Superfinisher – Supermaratona dell’Etna. “*Una salita infinita, durissima, con tanti partecipanti fra staffettisti e individuali, e nonostante questo organizzata benissimo, con tanti ristori e anche tante sorprese. Infatti in questa gara, più di altre, ci vuole carattere e motivazione. Non è facile lottare contro un muro che dal 28esimo chilometro diventa sempre più ripido. E la selezione fra i podisti avviene naturalmente mettendo in gioco sia le doti fisiche che la forza interiore e il carattere*.”
“*Ho pensato di fare questa gara senza razionalità e semplicemente attratto dall’emozioni mi sono iscritto, forse senza neanche rendermene conto*.” Ha dichiarato Biagio La Rosa, atleta comisano. “*Ho già corso qualche maratona, Roma, Milano, Ragusa, e quindi so cosa vuol dire fare gare di resistenza. Con un gruppo di amici ci siamo allenati gradualmente per affrontare questa impresa, ovviamente cercando di ritagliare il tempo necessario dal nostro lavoro e dalle nostre famiglie. Forse più della gara è stata dura la preparazione e gli allenamenti lunghissimi. Ripensandoci mi rendo conto che non si è trattato di qualcosa di razionale, ma realmente di un processo automatico cominciato con l’iscrizione e terminato sabato a fine gara. Ho avuto qualche crisi ma la cosa importante è stata raggiungere il 33 esimo chilometro e da li resistere e guadagnare metro dopo metro la vetta. Penso che queste gare ti faccia scoprire lati del proprio carattere sconosciuti. Io senza dubbio mi reputo una persona tenace. Certo ci vuole un’adeguata preparazione fisica e quando si arriva in cima sembra che tutti i problemi e le sofferenze svaniscano improvvisamente, tanta è la gioia e la soddisfazione. È una gara contro se stessi, una competizione unica e guardando dall’alto il punto di partenza, 3000 metri più in giù, ci si rende conto dell’impresa compiuta*.”
Enzo Taranto 15esimo, 2° di categoria sm45, tempo 4:40:33, 1° Superfinisher completando per primo i 5 km in discesa e quindi in totale 48 km. Daniele Sammatrice, 38esimo, tempo 5:01:49. Luca Di Giorgi, 229esimo col tempo di 6:31:04, Biagio La Rosa 366esimo col tempo di 7:30:46.

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