IL COMUNE DI MODICA, FINANZIARIAMENTE, CONTINUA AD ESSERE IN MEZZO ALLA MELMA

“Siamo alle solite!”. Questo uno dei tanti commenti alla notizia sulle novantotto pagine di prescrizioni della Corte dei Conti, riguardo alla situazione finanziaria del Comune di Modica. “Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine!”. Questo un altro commento che definisce sinteticamente quello che è successo in questi due anni e mezzo di amministrazione Abbate all’Ente di Palazzo San Domenico. Insomma, i tanti sospetti su un’altra (dopo quelle passate) allegra attività amministrativa sono adesso più che fondati. E ciò è avvalorato dalle recenti dichiarazioni dell’assessore al Bilancio, Vincenzo Giannone, il quale, conscio della grave situazione finanziaria nella quale versa il Comune, dice, con molta chiarezza e senza sminuire la gravità dei richiami della Corte de Conti, come stanno veramente le cose. Insomma, delle dichiarazioni che prendono atto dello stato di emergenza in cui versa ancora oggi l’Ente e che invitano tutti alla prudenza e anche ai falsi allarmismi. Una dichiarazione che ci sembra abbastanza pacata e che prende le dovute distanze dalla faciloneria del sindaco Abbate, il quale continua, invece, imperterrito nella sua campagna elettorale, magari verso poltrone più tranquille. Un sindaco che continua a spendere e spandere nonostante i ripetuti richiami dei revisori contabili dell’Ente e dei magistrati contabili che adesso, in ben novantotto pagine, mettono in guardia l’amministrazione comunale sulla concreta possibilità del dissesto finanziario. I cittadini, comunque, hanno capito la differenza tra chi (l’assessore Giannone) cerca di salvare, in qualche modo, la faccia a questa amministrazione, cercando di tappare quanti più buchi possibili e tra chi (il sindaco Abbate), invece, continua a sperperare i pochi fondi disponibili. E così eccoci nuovamente giunti alla fine della strada senza sbocco, per non dire vicini al precipizio. Noi, da parte nostra, non vogliamo fare inutili allarmismi, ma, come abbiamo sempre fatto, guardare in faccia la realtà e vogliamo che si capisca, una volta per tutte, che sono finiti i tempi dello spandi e spendi e che invece, come in una famiglia, occorre pensare a ripartire gli introiti nel modo più oculato possibile, appunto, col buon senso del padre di famiglia, pensando prima alle necessità e solo dopo, se possibile, alle cose voluttuarie. Modica, comunque, le amministrazioni le ha ormai provate tutte, di sinistra, di centro e di destra, ma fatto sta che continuiamo ad essere sempre in mezzo alla melma. Ma ci sarà un perché! Allora, non ci resta che dire: “Agli elettori l’ardua sentenza!”.  

 

                                                                                        

 

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