LEGAMBIENTE ISPICA SFIDA I CANDIDATI A SINDACO SUL TURISMO ECO-SOSTENIBILE

Prosegue il progetto di Legambiente Ispica, che sfruttando l’occasione delle prossime elezioni amministrative in città ha stilato un manifesto di proposte con cui “sfidare” i vari candidati alla carica di sindaco. Dopo la pubblicazione della prima parte del manifesto, hanno ufficializzato la seconda, dedicata al turismo ecofriendley inteso come forma di turismo ispirata al rispetto del territorio, delle sue genti e della sua cultura. Il Circolo “Sikelion” chiede anzitutto di predisporre occasioni, luoghi e mezzi per l’osservazione delle bellezze naturali della città, organizzando attività di trekking, equitazione, escursioni a piedi e in bicicletta, birdwatching (specie presso i Pantani Bruno e Longarini). Attività, tutte, che diverse associazioni, e Legambiente in testa, già da tempo si sforzano di promuovere, sempre con ottima riuscita. In secondo luogo si vorrebbe creare una catena di alberghi ecologici, delle vere e proprie strutture ricettive che, come già sperimentato nelle più affollate località del turismo di massa, praticano la sostenibilità ambientale attraverso la raccolta differenziata, la riduzione dei consumi idrici ed energetici, l’impiego di fonti rinnovabili, l’offerta di prodotti tipici a chilometro zero. Un aiuto concreto potrebbe ricercarsi anche in Legambiente Italia, la più importante associazione ambientalista italiana, che già da tempo ha istituito il marchio “Ecolabel turismo”, allo scopo di orientare i turisti verso imprese ricettive attente al contenimento del proprio impatto ambientale e alla protezione delle risorse del territorio (bellezze naturali, monumenti, siti archeologici). Tema caro al Circolo “Sikelion” rimane il  Vignale S. Giovanni, quale punto di accoglienza e di ristoro, stante anche la presenza di una struttura coperta, di servizi igienici e di un ampio posteggio. Il visitatore potrebbe iniziare il proprio giro nella locale chiesetta di S. Giovanni, dove si potrebbero esporre pannelli informativi sull’intero sito; quindi potrebbe recarsi, a piedi, alle Catacombe e al bunker costruito durante la Seconda guerra mondiale. In una parte del Vignale -sempre secondo i progetti del Circolo- si potrebbe ben allocare uno splendido orto botanico con le essenze della macchia mediterranea, e da qui potrebbero dipartirsi i percorsi verso l’interno del canyon, passando per il Mulino dei tre ladri (funzionante fino agli anni ’60 e ben restaurato), la Grotta della Carcara, la chiesetta rupestre di S. Maria nella Cava, la Grotta di Sant’Ilarione e così via.

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