UNIVERSITA’ A RAGUSA

“Fatte le elezioni universitarie per il rinnovo degli organismi di rappresentanza studentesca, bisogna, adesso, pensare a fare gli universitari. E’ necessario ascoltare le loro esigenze”. La pensa in questi termini il consigliere comunale Mario D’Asta che, come Partito Democratico, insieme con il capogruppo Giorgio Massari e con il circolo Rinascita Democratica, propone una ipotesi di lavoro per fare in modo che non si perda un solo istante di tempo nella pianificazione della stagione accademica con riferimento alla vita didattica, al diritto allo studio, ai servizi complessivi, ma anche  alla vita extradidattica di quanti frequentano il corso di Lingue della struttura speciale di Ibla. “Per questo motivo, come gruppo consiliare – aggiunge D’Asta – ci rivolgiamo, da una parte, al giovane democratico Gabriele Licitra che è arrivato secondo nella lista del Pd e che pertanto entrerà in carica al Senato Accademico nel 2015, dall’altra ai cinque studenti eletti del corso di laurea di Lingue, vale a dire oltre ai ragusani Ismael Scribano e Giosè Chessari, anche ad Alessia Centamore, Monica Maugeri e Giorgio Rocca, tutti etnei. E ci rivolgiamo, soprattutto, al Consiglio comunale e all’Amministrazione oltre che ai componenti del cda del Consorzio universitario, perché ci si possa sedere tutti attorno a un tavolo e verificare quali le eventuali decisioni da assumere con riguardo a tutta una serie di servizi da erogare in favore degli studenti. La vita universitaria non è scadenzata soltanto dalle tappe didattiche, che rappresentano comunque l’aspetto fondamentale e che potrebbero essere potenziate dalla necessità, ad esempio, di immaginare un master specialistico, attinente, in questo caso, al corso di Lingue e alla vocazione del nostro territorio. Ci sono tutta una serie di iniziative che è possibile mettere in campo e che meritano la massima attenzione. Parlo delle convenzioni che è possibile attuare con palestre o comunque con strutture dedite allo svago, alla cultura, alla socialità e all’aggregazione presenti in città. O, ancora, alla migliore gestione dei trasporti quando non anche alla programmazione delle scelte da effettuare per il vitto. Si potrebbe, altresì, pensare alla pianificazione di interventi speciali per approfondire ulteriormente la conoscenza del territorio in cui si studia. E altro ancora. Insomma, bisognerebbe operare perché ad Ibla si riesca, passo dopo passo, a creare la dimensione di un vero e proprio campus universitario. Come Pd siamo consapevoli che non sia un percorso semplice da fare. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e il tavolo, che auspichiamo possa essere l’Amministrazione comunale a convocare, potrebbe rappresentare proprio il punto di partenza”.

 

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