SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA DEDICATA ALLA QUESTION TIME

Seduta dedicata alla question time. Sono state discusse sette interrogazioni e seduta rinviata a martedì 2 ottobre.

Presenti venti consiglieri il consiglio si apre con delle comunicazioni del presidente in ordine alle future convocazioni del civico consesso che sono state fissate per martedì 23 e giovedì 25 settembre. Poi comunica che il Sindaco ha iniziato l’iter procedurale per la ripresa televisiva delle sedute del consiglio comunale.

Invita poi il sindaco a rendere la comunicazione dell’attività della giunta nel corso dell’anno di amministrazione.

Poi legge una nota dei revisori dei conti sull’imposta dovuta al consorzio degli operatori turistici del comune di Modica nella quali si invita il sindaco a voler relazionare sull’attività realizzate e alle spese effettivamente sostenute nell’anno 2013. Il sindaco ritiene che il rendiconto del consorzio degli operatori turistici sarà posto a regime in modo che ogni sei mesi possa relazionare.

Informa che mercoledì prossimo alle ore 11.00 si riunirà a Palazzo San Domenico il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per affrontare il tema della azioni a delinquere in alcuni quartieri della città.

Il consigliere Giovanni Scucces rileva che il presidente del consiglio non ha inserito nella scaletta dei lavori annunciata non è stato inserito il punto relativo al piano Polab che interessa molti residenti di quartieri della città e in particolari quelli di Modica Alta che attendono risposte atteso che malgrado la sospensiva del Cga l’antenna continua a funzionare.

Propone poi la convocazione di un consiglio comunale aperto nel quartiere San Paolo, domani invierà regolare istanza, oggi interessato ad fatti delinquenziali; l’istituzione ha il dovere di dare un segno di solidarietà nei confronti dei residenti. Il presidente assume impegno per la convocazione. Per il piano Polab si è scelto di convocare il consiglio comunale per giorno 25 settembre p.v., domani partirà la convocazione.

Il consigliere Ivana Castello chiede l’inserimento, in un prossimo consiglio comunale, del punto relativo all’assestamento di bilancio.

Inizia la question time il consigliere Tato Cavallino sull’ordine pubblico in città e in particolare in quei quartieri della città che registrano ogni tipo di atti criminali, come scippi e risse tra extracomunitari e cittadini modicani, spaccio di droga. Ha preso atto della comunicazione del sindaco e che comunque questo stato di allarme deve terminare e chiede quali iniziative intende assumere, con azioni mirate, l’amministrazione comunale per fronteggiare questo fenomeno così lontano dalla cultura della città.

Invita il sindaco ad allertare la polizia locale per fare azione di prevenzione. Bisogna offrire un presidio, anche con la polizia provinciale, delle zone a maggiore rischio per reprimere ogni azione a delinquere.

Il consigliere Luigi Giarratana valuta che il quartiere San Paolo da tempo registra questi problemi mai affrontati con fermezza nel passato. Adesso bisogna fare una decisa azione di prevenzione avendo a riferimento quello che è accaduto nel passato.

Il sindaco, Abbate, si rende conto che questo è un grosso problema e che già dai tempi della campagna elettorale i residenti hanno denunciato l’accadimento di atti criminali che rende difficile la loro quotidianità.

Riferisce che oggi l’organico della polizia locale non consente di fare un’azione complessiva laddove i vigili si muovono con scooter. I problemi nascono di notte e ci vuole il pattugliamento di percorsi precisi a turno tra le forze dell’ordine. Ed è quello che chiederà al comitato per l’ordine pubblico. Annuncia che la dislocazione delle telecamere di sicurezza saranno installate in zone precise e strategiche: tredici saranno installate entro questo mese come ha comunicato la Telecom.

In quel quartiere ci vuole una video sorveglianza a circuito chiuso in modo da offrire i filmati alle forze dell’ordine e degli inquirenti le prove degli atti a delinquere. I gruppi delinquenziali si spostano in altre aree della città che stanno diventando a rischio.

Bisogna così passare alla repressione. L’attività delle forze dell’ordine sono decisive per fronteggiare il fenomeno perché è necessario che il personale che pattuglia si faccia vedere.

L’interrogante si dichiara in parte soddisfatto perché ritiene che il sindaco ha sottovalutato il fenomeno atteso la gravità dei fatti a delinquere che accadono. Sono atti criminosi che hanno alzato il livello della criminalità in città e la prima prevenzione la deve dare l’attività della polizia locale.

Il consigliere Ivana Castello chiede in un’interrogazione i criteri utilizzati per decidere la presidenza del Liceo Convitto e i programmi.

Il sindaco replica che la scelta del presidente, secondo statuto, va fatta su una rosa di quattro nomi fatti dal presidente uscente e tra questi c’era il nome della prof.ssa Teresa Floridia che è stata quindi nominata.

Si è insediato da giorni il consiglio d’amministrazione e nel corso dell’incontro ufficiale autonomamente l’ente presenterà i programmi e i progetti che intende realizzare nell’auspicio che siano in linea con la tradizione culturale della città.

L’interrogante si chiede se rispetto alla rosa dei nomi fatti dal prof. Giorgio Colombo si è valutato secondo curriculum e perché ha scelto la prof.ssa Teresa Floridia.

La lettera del prof. Giorgio Colombo, riferisce il sindaco, è una nota riservata e il criterio della scelta aveva già un percorso stabilito, vedi la valutazione del titolo di studio, anche sulla scorta di pareri giuridici espressi. Si è attenuto al regolamento dell’Ente Liceo Convitto. L’interrogante si ritiene soddisfatta della risposta del primo cittadino.

Il consigliere Ivana Castello presenta un’altra interrogazione sulle bollette idriche e ha chiesto come è organizzato il settore idrico del comune di Modica, quindi il modo di lettura dei contatori e in caso di errore come ci si doveva comportare. Che fine hanno fatto i letturisti della Spm, come è organizzato il servizio, quando è stata fatta l’ultima lettura e come sono determinati i costi di distribuzione dell’acqua e sono coerenti con il consumo. Chiede su sei mila e 500 contatori congelati di cui non si riesce a individuare il titolare e cosa ha fatto l’ente per individuarli. Chiede di sapere i costi della rete idrica.

Il sindaco nella replica dice che l’ente ha dato il servizio alla Spm e si sta individuando il sistema di avere letture certe. Per le situazioni interne alla Spm non tutti i contatori sono stati letti; questo stato di cose ha costretto l’amministrazione, aveva facoltà di farlo, di inserire in bolletta un consumo medio.

La fattura inviata poteva, infatti, essere sistemata rispetto ad una lettura precedente, primi sei mesi del 2013, di cui l’amministrazione non ha alcuna responsabilità. Questo è stato fatto.

La cassa integrazione in deroga del personale Spm ha fatto il resto. Il consigliere Castello ha omesso di dire che l’amministrazione non poteva effettuare, al suo insediamento, le letture per mancanza di risorse e per quello che poi è accaduto al personale della Spm.

Sulla scorta delle verifiche il 95% delle bollette era corretto, a dimostrazione della scelta giusta fatta; domani invece saranno utilizzati contatori con la tele lettura in modo che il cittadino ogni due mesi ha contezza del consumo. Quest’ amministrazione ha subito un danno per problemi creati da altri. Bisogna prendere atto di questo e nelle interrogazioni bisogna avere l’onestà intellettuale di dare le cose.

L’interrogante rileva che sulle domande precise di merito fatte non sono state date risposte. Il sindaco si limita a fare un comizio e mai da risposte ai quesiti come sarebbe suo dovere. E questo accade per tutte le sue interrogazioni.

Si ritiene pertanto insoddisfatta della risposta del primo cittadino.

Il consigliere Vito D’Antona presenta un’interrogazione sulla nomina del portavoce ed esperto di marketing che prima erano a titolo gratuito e poi retribuiti con un costo complessivo di euro 68 mila euro. Scelta non opportuna atteso che il piano di riequilibrio non è stato approvato e quindi sotto esito e quindi bisogna stare attenti.

L’interrogante ritiene che si sia contravvenuto a norme di legge atteso che il comune si trova in situazione strutturalmente deficitario e cita i casi specifici che non consentono la nomina.

Ritiene che ci sia la presenza di un ufficio stampa non c’è l’esigenza di avere un portavoce e che comunque all’interno dell’ente ci sono figure professionali che possono farlo perché l’ente non può procedere a dare nomine esterne. Così come per l’esperto del marketing.

I revisori dei conti rilevano delle violazioni di legge. Le esigenze del contenimento della spesa non può consentire la nomina dei due esperti e quindi delle norme sono state violate. Non riesce a trovare poi l’impegno di spesa e che comunque chiede la revoca delle due determine.

Il consigliere Ivana Castello rileva che anche altro articolato di legge dispongono la nullità degli atti.

Il Sindaco replica sulla vicenda si è passata la misura sulle persone. Rivendica l’autonomia del sindaco ad avere un suo staff e quindi all’interno delle economie realizzata avere collaboratori di fiducia. C’è una diversità tra l’ufficio stampa che si occupa di rapporti amministrativi istituzionali e il portavoce si occupa di rapporti politici istituzionali.

I risparmi fatti sul reddito del segretario generale, meno 50 mila euro, hanno dato la possibilità al sindaco di farsi uno staff. Anche altri sindaci, compreso Comiso, hanno nominato esperti pur essendo in stato di dissesto. La legge consente al sindaco di darsi questa possibilità. I due nominati per un anno hanno lavorato a titolo gratuito e oggi hanno un contratto sino al dicembre 2015 perché risparmi sono state effettuati.

Sul lato politico rispetto a quello che si è fatto nel passato questo sindaco ha agito con chiarezza e trasparenza e laddove gli atti dovessero essere valutati, dagli organi competenti, illegittimi si farà un passo indietro rispetto alle scelte fatte.

La segreteria generale sostiene che le determinazioni di liquidazione non sono state fatte perché gli atti sono stati sospesi perché si attende il parere della Corte dei Conti dal punto di vista contabile;

Il consigliere Vito D’Antona si ritiene esterefatto perché considera gravissimo il fatto che non sia stato detto che le determine sono state sospese e si poteva dirlo prima. Pretende per iscritto quali sono state le perplessità dell’amministrazione comunale inviate alla Corte dei Conti sulle due nomine.

La segretaria generale replica la stessa Corte nel 2013 ha dato un parere sullo stesso argomento al Comune di Palermo nel senso che le nomina degli esperti si possano fare laddove si può dimostrare che risparmi sono stati realizzati dall’amministrazione. E questo stato citato nelle due determine.

Il consigliere Vito D’Antona prende atto che le due determine non sono esecutive e si continua a violare la legge.

Il consigliere Ivana Castello precisa che la struttura del parere richiesto dal comune di Palermo era diversa rispetto a quella citata.

Il sindaco replica dicendo che c’è, sulle due determine, la prenotazione di spesa prevista dal bilancio di previsione 2014. Alla Corte dei Conti è stato inoltrato un quesito rispetto alla procedura seguita.

 Si aspetta la risposta della magistratura contabile se positiva saranno fatte le liquidazioni di spesa.

Il consigliere Carmelo Cerruto evidenzia l’assenza di molti consiglieri e con il sindaco e due soli assessori presenti. Pretenderebbe che le risposte siano date dall’assessore competente e non dal solo sindaco che risponde su tutto.

Presenta un’interrogazione sul centro storico, dove la sicurezza dipende dalla qualità della vita delle famiglie. Questa estate molti cittadini e turisti hanno rilevato l’esistenza di pedane al servizio dei centri commerciali. Pur essendo d’accordo sul sistema respinge l’anarchia che regna nel settore con una disomogeneità degli interventi con la diversità delle strutture impiegate. Poi gli spazi occupati costringono i pedoni a fare delle gimkane per passeggiare. Nell’attesa del piano urbanistico del centro storico si studi un regolamento per l’uso e la fruizione dello spazio pubblico da parte dei cittadini e se ne discuta in consiglio in modo che il prossimo anno si è pronti ad attuarlo. Molti comuni hanno attuato questa disciplina. Il presidente del consiglio si dichiara d’accordo con questa ipotesi.

Rileva poi una perdita d’acqua in Via De Naro con pericolo all’incolumità. Si parla di un mancato intervento della Telecom e allora se intervenga.

Sui lavori del tetto di Santa Marta vuole sapere se il sito è stato dissequestrato e quindi quella della struttura fruibile.

Il sindaco denuncia che al comune non esiste alcun regolamento sul centro storico e si meraviglia atteso che si tratta di un comune Unesco. Precisa che il piano del centro storico affidato alla Circes si occuperà anche degli interventi all’arredo del centro storico. Questo ha fatto l’amministrazione aprendo il dibattito alla città. Rileva che il tratto S. Pietro e Piazza Monumento è stato valorizzato con risultati evidenti anche se sarà oggetto di una programmazione futura.

Poi rileva che la perdita d’acqua non dipende dall’ente, perché va fatto prima un lavoro propedeutico. Si è proceduta alla pianificazione dell’ufficio manutenzione rispetto a quello che non si è fatto negli anni precedenti: a Marina di Modica lo scorso anno sono stati risolte 54 perdite d’acqua e poi gli interventi su Cafeo che hanno consentito di poter avere l’acqua in modo regolare.

Sulla scuola di Santa Marta, dopo aver fatto una cronistoria di quanto accaduto, in un anno è stato risolto il problema, con gara, appalto e conclusione dei lavori e quindi chiedere il dissequestro. Oggi pomeriggio con il tecnico incaricato dal Tribunale è stato fatto un sopralluogo e si spera che entro martedì possa tutto concludersi positivamente.

L’interrogante in merito al piano regolatore del centro storico in sei mesi non si possono avere risultati e il prossimo anno saremo al punto di oggi, quindi necessario redigere e approvare in consiglio comunale il regolamento entro la prossima primavera. Sulla perdita in Vico De Naro bisognerebbe fare causa alla Telecom per poter intervenire.

Sulla scuola di Santa Marta prende atto delle notizie.

Il sindaco ribadisce il perché non è stato fatto un regolamento per l’arredo del centro storico. Perché poi inserire la scuola di Santa Marta nel piano di alienazione quando sarebbe stata ininfluente per risanare il bilancio.

Il consiglio è rinviato per le interrogazioni per giovedì 2 ottobre alle ore 18.00.

 

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