SALVATORE LICITRA: IL NUOVO PAVAROTTI DI ORIGINI ACATESI

Anche per la diciassettesima edizione, la musica sarà in qualche modo il liet-motiv del premio Ragusani Nel Mondo. Oltre alla Banda dei Carabinieri, che torna nuovamente da protagonista all’interno dell’importante manifestazione, uno dei premiati dimostrerà quanto talento c’è nel sangue di un artista le cui origini sono tutte iblee, esattamente di Acate. Il prossimo 3 settembre sul palco di piazza Libertà sarà premiato anche il tenore Salvatore Licitra. Nato a Berna nel 1968 da genitori acatesi emigrati per motivi di lavoro, Licitra ha trascorso la sua adolescenza a Milano. E’ diventato un cantante lirico per caso. Come accaduto ad altri tenori, all’inizio non è molto fiducioso delle proprie  capacità vocali e alterna piccole occupazioni lavorative con lo studio del canto presso l’Accademia Musicale di Parma. Il suo debutto avviene in “Un ballo in maschera” a Parma nel 1998. Il successo ottenuto gli valse un contratto a Verona per la stessa opera, per la “Traviata” e “l’Aida”. 

Il maestro Riccardo Muti lo sceglie per il ruolo di Alvaro in una nuova produzione de “La forza del destino” al Teatro alla Scala. I consensi della critica gli aprono la strada verso nuovi ed esaltanti successi. Nello stesso anno è scritturato per la “Tosca” e “Madama Butterfly” all’Arena di Verona. Canta poi in “Tosca” al Teatro alla Scala nel marzo del 2000, nuovamente sotto la direzione di Muti. A maggio di quell’anno debutta a Madrid ne “La forza del destino”, ed a Verona gli viene assegnato il premio Zenatello come tenore dell’anno. Nel settembre successivo va  in Giappone con l’orchestra del Teatro alla Scala per una serie di recite dello stesso lavoro, già replicato con successo in estate a Verona. Il Comune di Milano gli conferisce la  cittadinanza onoraria e la Sony gli offre un contratto in esclusiva. La stagione 2001/2002 è segnata da un strepitoso successo nel “Il trovatore” all’Arena di Verona, con ripetuti bis seralmente richiesti da un pubblico entusiasta delle sue performance. A novembre del 2001 fa il suo debutto negli Stati Uniti a New York come solista, ospite nel concerto annuale della Richard Tucker Music Foundation Opera Gala.

A dicembre canta a Vienna alla Wiener Staatsoper in “Tosca”, quindi Manrico in “Il Trovatore” al Sao Carlos di Lisbona nel gennaio 2002 e ancora “Alvaro” a Torino in febbraio. Il palcoscenico della Metropolitan Opera gli si apre in maniera inattesa il 12 maggio 2002, quando si trova a sostituire Luciano Pavarotti (66 anni) in “Tosca”, due ore prima dell’inizio dello spettacolo. Licitra, che aveva in programma di debuttare non prima del 2004, è il tenore di riserva e riceve un’ovazione dopo aver cantato l’aria “E lucevan le stelle”. Da allora ha aggiunto vari ruoli nel suo repertorio e tra queti, interventi nella “Cavalleria Rusticana”, in “Pagliacci” e in “Turandot”. Gli ultimi anni lo hanno accreditato come uno dei tenori più richiesti ed apprezzati al mondo intero, elemento fisso di tutti i più grandi progetti teatrali in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. Non si contano le sue apparizioni sui più prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo, con i ruoli di protagonista nelle più importanti opere liriche. Nell’ultimo scorcio della stagione è stato impegnato all’Arena di Vittoria. Licitra è oramai additato dalla migliore critica internazionale come il nuovo Pavarotti, un tenore “degno della grande tradizione italiana”, come definito dal New York Times, sin dal debutto nella città della grande mela.     

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