Vicenda incredibile nel Messinese: parroco dimentica di trascrivere matrimonio, la lunga vicenda finisce in Cassazione

Una vicenda incredibile durata oltre quindici anni si è conclusa davanti alla Cassazione: un matrimonio celebrato nel marzo 2009 a Montalto, nel Messinese, è risultato nullo perché il parroco don Lorenzo Campagna non aveva trascritto l’atto nei registri dello stato civile. La coppia, separatasi poco più di un anno dopo, si è così trovata a combattere una battaglia legale durata anni tra tribunali e sentenze.

La sposa, che aveva sostenuto spese significative per il matrimonio e ottenuto un finanziamento di 66mila euro, chiedeva che l’ex marito contribuisse. Questi, invece, si è sempre rifiutato di firmare la trascrizione tardiva, necessaria per rendere ufficiale l’unione e regolarizzare le spese sostenute. La causa ha coinvolto non solo l’ex coniuge, ma anche il parroco e la Curia di Messina, portando a tre sentenze e a lunghe dispute legali.

In appello, il tribunale di Messina ha stabilito che lo sposo non aveva alcun obbligo legale di autorizzare la trascrizione tardiva. La Cassazione ha confermato la decisione, ponendo fine alla controversia. Nonostante la produzione di una PEC in cui l’ex si dichiarava disponibile a rimborsare parte delle spese, i giudici hanno ritenuto non provato l’incarico legale necessario.

Don Lorenzo Campagna, oggi 86enne, ha spiegato che la pratica era semplicemente “andata persa tra altri fascicoli”. Per la donna, resterebbe la possibilità di richiedere la restituzione degli arredi, ma non è stato dimostrato un danno concreto.

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