È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Una nuova specie ittica “aliena” nei laghi siciliani
07 Ago 2024 10:10
È stata recentemente confermata la presenza dell’Abramide (Abramis brama) in Sicilia, una specie ittica originaria di vari paesi europei e asiatici, tra cui Francia, Turchia, Finlandia e Uzbekistan. Questa scoperta, avvenuta nell’Invaso di S. Rosalia, è stata fatta dalla FIPSAS di Ragusa e verificata dal Biologo-Ittiologo Antonino Duchi, rinomato studioso della fauna ittica delle acque isolane.
Caratteristiche dell’abramide
L’Abramide può raggiungere una lunghezza di 82 cm e un peso di 6.0 kg, vivendo fino a un massimo di 23 anni. Questo pesce si nutre di insetti, piccoli crostacei, molluschi, vegetali e pesci, mentre i giovani prediligono lo zooplancton. La sua presenza in Sicilia è stata confermata per la prima volta, evidenziando una probabile introduzione abusiva.
Questa scoperta ha suscitato interesse anche a livello internazionale, con un articolo in via di pubblicazione sulla rivista scientifica Cybium, della Società Francese di Ittiologia, con sede presso il Museo di Storia Naturale di Parigi. L’articolo, intitolato “First record of the alien Abramis brama (L., 1758; Cyprinidae) in Sicily”, documenta la prima registrazione di questa specie alloctona sull’isola.
Implicazioni ecologiche
Il Biologo Antonino Duchi ha sottolineato le implicazioni ecologiche della presenza dell’Abramide in Sicilia: “La specie può causare modifiche significative all’ecosistema e alla qualità delle acque dei bacini in cui viene introdotta, interferendo con la rete alimentare dei laghi. Questa è una questione particolarmente delicata in un periodo di riduzione della presenza idrica nei bacini lacustri, soprattutto considerando l’utilizzo potabile delle risorse idriche.”
Ragusa in Prima Linea
Giovanni Altamore, Presidente della FIPSAS – Ragusa, ha evidenziato l’importanza di questa scoperta per il territorio: “Il primo riscontro della specie e la pubblicazione internazionale confermano il ruolo di Ragusa nella conoscenza della fauna ittica delle nostre acque. La lunga collaborazione tra la nostra associazione e il biologo Duchi è fondamentale. La nostra provincia è all’avanguardia in Sicilia nella conoscenza e gestione della fauna ittica, e questo deve essere valorizzato a livello regionale.”
Altamore ha lanciato un appello alle autorità regionali per un’azione strutturale e coordinata, necessaria per proteggere la fauna ittica, soprattutto in un momento in cui siccità e cattiva gestione delle risorse idriche rappresentano una minaccia significativa: “La mancanza di specialisti del settore ittiologico nelle amministrazioni rischia di far affidare le decisioni a ‘sedicenti esperti in fauna ittica’. È essenziale valorizzare l’esperienza e le competenze locali per affrontare efficacemente queste sfide.”
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it