U SARBATURI SUPRA U BAIARDU

Tra il ritmo dei tamburi e lo squillare delle trombe, con questi suoni tipicamente medievali, annunciano l’uscita in processione del simulacro del S. S. Salvatore, dopo un pomeriggio di preparativi dal posizionamento della statua sul carro processuale alla  decorazione con fiori rigorosamente gialli e bianchi. Così quest’anno la confraternita ha puntato più all’atmosfera che alle tradizionale sparata re “n’zareddi” . subito dopo si è avviata la processione con in testa gli stendardi seguiti dal gonfalone del santo e di quello dei devoti del S. Salvatore di Militello rigorosamente rosso e bianco urlando la propria devozione verso il santo.  La novità di quest’anno è stata data dalla scelta di percorrere un tratto della processione, che andava dalla rotonda fino alla chiesa omonima del santo, ponendo il simulacro sul baiardo portato sulle spalle dai portatori. Giunto il carro alla rotonda il parroco Nobile ha benedetto alla presenza del sindaco “u baiardo” per poi procedere al posizionamento della statua su di esso con l’aiuto dei portatori e della confraternita.  Da qui ha ripreso il via la processione percorrendo il corso Umberto ma sostando al centro diurno di San Giuseppe dove, in occasione della quindicina della madonna, si svolge la Cappelluzza, per poi riavviarsi nella sua chiesa.

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