Tutto tranne l’Essenziale: il nuovo progetto dei Di Viola Minimale

E’ uscito “Tutto Tranne l’Essenziale”, il nuovo progetto artistico dei Di Viola Minimale, storica band ragusana, pubblicato il 18 marzo.

“Tutto Tranne l’Essenziale” è una raccolta di 6 brani.

Come tutti gli album dei Di Viola Minimale, anche questo racconta percezioni, fatti e umori che hanno condizionato o, semplicemente, appassionato gli elementi del gruppo.

Il tema del disco è il cambiamento. Lo è stato anche per i due lavori in studio precedenti, ma con approcci diversi.

Il 17 Aprile 2015 usciva “Niente Fascino” (quarto lavoro in studio) che aveva come leitmotiv il cambiamento ma, in quel caso, il risultato finale era quasi riconducibile ad un manuale che promuoveva il cambiamento in maniera fredda e distaccata, come unica soluzione ad una crisi (sistemica). I testi erano affilati. Le musiche funzionali al messaggio da trasmettere. Espliciti erano i riferimenti alle Lean Production.

Giorno 08 Dicembre 2018, Di Viola Minimale pubblicava “La Dinamica degli Addii” che ruotava, anch’esso, attorno alla tematica del cambiamento. Era inevitabile, visti gli eventi personali dei singoli componenti del gruppo che, nel giro di poco tempo, stavano riorganizzando le proprie vite. In quel caso, tutto nasceva da un percorso interiore e profondo. Intimo e tendente all’ottimismo. Le ambientazioni verdeggianti dei paesaggi della copertina rispecchiano l’umore proattivo dell’album che, tuttavia, si conclude l’attimo prima del cambiamento stesso; senza che gli stessi componenti del gruppo ne comprendano la ragione.

La stesura dei testi di “Tutto Tranne l’Essenziale” inizia nell’estate del 2019, riflettendo sul fenomeno della radio fantasma russa (UVB-76) che dal 1973 continua a trasmettere un segnale simile ad un ronzio senza alcun (o quasi) cambiamento nel corso degli anni. Da qui, diverse sono le diramazioni dei pensieri che stimolano la composizione dei primi testi.

Successivamente, i brani iniziano ad impregnarsi di paesaggi di ricordi sovietici, in particolar modo, quelli a nord dell’Ucraina, dove la natura si è riappropriata del suo spazio ed ha trovato il modo di reagire alla distruzione. Ma non solo. In quel caso il cambiamento è stato necessario, repentino e dettato da un evento scatenante.

Proprio mentre i Di Viola Minimale producevano i nuovi brani per “Tutto Tranne l’Essenziale”, lasciandosi trasportare da quanto appena detto, un nuovo evento scatenante obbliga il mondo ad un cambiamento non indifferente (marzo 2020). I brani iniziano a viaggiare su due ambientazioni parallele con notevoli analogie tra esse (Aprile 1986 – Marzo 2020).

Non è un caso che “Radionuclidi Sentimentali” inizia con due voci che si sovrappongono: quella del messaggio di evacuazione della città di Pripyat nell’86 e quella di Giuseppe Conte del 2020.

Non è un caso che “Tutto il Frastuono della Sospensione” propone dei campioni di UVB-76 contestualmente al concetto di indebolimento del pensiero umano.

Non è un caso che “Giocattoli (Stanchi) Russi” sia il brano d’apertura del disco.

Non è un caso che “Ganzfeld” e “Scoby Hotel” siano due fotografie di scenari di vita circoscritta dentro le mura domestiche.

Non è un caso che questa raccolta di 6 brani prenda il nome di “Tutto Tranne l’Essenziale”.

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