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20 Nov 2012 10:37
Nella Grande Mela anche le vie importanti dello shopping risentono della crisi: la famosa Quinta Strada, cuore della ricca New York, è l’emblema degli acquisti di lusso e delle catene globali. I negozi più esclusivi sono concentrati nel tratto compreso fra la 49ª e la 60ª strada.
Da qualche tempo si assiste ad uno spostamento del centro gravitazionale degli acquisti a sud, al di sotto della 49ª, dove si passa dai 22.000 dollari al metro quadrato, richiesti per i locali commerciali, ai 9.500 dollari al metro quadrato. E a spostarsi sono marchi prestigiosi a livello mondiale, che preferiscono rinunciare a un poco di visibilità e prestigio per un congruo risparmio.
Ma la Fifth avenue resta sempre il sogno, con il suo fascino e il suo prestigio.
Per ritornare alla nostra realtà, sorge spontaneo un interrogativo: il progressivo svuotamento del centro storico di Ragusa superiore è dovuto, forse, ad un fenomeno similare? Può aver influito una spirale inflazionistica dei costi di locazione per i locali commerciali ?
Fermo restando che poco o niente si può fare nei confronti di un proprietario che chiede cifre spropositate seppur sempre legittime, il fenomeno andrebbe attenzionato.
nelle principali vie del quadrilatero commerciale del centro di Ragusa, via Roma, via Sant’Anna, corso Vittorio Veneto e corso Italia, il numero dei locali inattivi, con tanto di cartello ‘affittasi’ comincia a contendere il primato ai locali in esercizio, con indubbi effetti negativi sull’immagine globale delle vie e, di conseguenza, delle attività commerciali che insistono sulle stesse.
Il danno di immagine è accresciuto dallo stato di abbandono in cui sono lasciati molti locali, con vetrine sempre sporche, coperte in maniera disordinata da ogni genere di locandine, con ingressi pieni di cartacce e bottigliette vuote, con gli interni a vista dove sono lasciati scatoli di cartone ed elementi di arredo smontati.
Quando si analizza il fenomeno dell’abbandono del centro storico superiore, questo aspetto non sempre viene considerato: occorrerebbe una politica di incentivazione per affitti calmierati, magari attraverso una forma di detassazione per i proprietari, ma soprattutto un regolamento comunale che obblighi a preservare il pubblico decoro attraverso la periodica obbligatoria manutenzione dei locali, naturalmente a spese dei proprietari, fattore che potrebbe costituire deterrente contro lo stato di abbandono degli immobili.
Forse un calo dei costi di affitto per i locali commerciali potrebbe contribuire non solo alla rinascita del centro storico ma anche alla valorizzazione dei locali stessi.
Chitinnon
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