Trovati con 10 kg di cocaina purissima: arrestati tre corrieri della droga ucraini sulla Catania-Ragusa

Nei giorni scorsi, tre uomini di nazionalità ucraina sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Ragusa dopo essere stati trovati in possesso di oltre 10 chili di cocaina purissima. L’operazione è scaturita da un’attività investigativa mirata al contrasto delle piazze di spaccio nella provincia di Ragusa.

L’attenzione degli investigatori è stata attirata da due veicoli che viaggiavano in maniera sospetta sulla S.S. 514 Catania-Ragusa, al confine tra le due province. Una monovolume con un solo conducente era seguita a breve distanza da un SUV di grossa cilindrata con targa tedesca, su cui era apposta una targa di prova. Gli agenti, insospettiti dal comportamento delle due auto, hanno notato che il SUV variava la velocità per non distanziarsi troppo dalla monovolume, suggerendo un tipico modus operandi utilizzato dai corrieri della droga, noto come “staffetta.”

Il pedinamento

I sospetti degli investigatori sono aumentati e, dopo un pedinamento, hanno seguito i veicoli fino a Comiso. Il SUV, con due uomini a bordo, si è fermato nei pressi di una stazione di servizio, confermando la loro funzione di “staffetta”, mentre la monovolume ha proseguito fino a fermarsi vicino a un bar nella cittadina. Gli agenti hanno deciso di intervenire e, dopo aver bloccato le autovetture, hanno proceduto all’identificazione dei tre uomini.

I tre cittadini ucraini, rispettivamente uno di 43 e due di 35 anni, sono stati condotti insieme alle loro auto presso gli uffici della Squadra Mobile di Ragusa per ulteriori accertamenti. Una successiva e approfondita perquisizione della monovolume ha portato alla scoperta di un doppiofondo ricavato nel cruscotto anteriore, dove erano nascosti 10 panetti termosaldati contenenti un totale di 10,73 kg di cocaina.

Considerato l’ingente quantitativo di droga, destinato alle piazze di spaccio della provincia di Ragusa, i tre uomini sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Ragusa su disposizione del pubblico ministero di turno. La cocaina sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre tre milioni di euro.

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