Sulla “paternità” del finanziamento da un milione di euro a Chiaramonte

E’ notizia di ieri: un finanziamento da un milione di euro è stato concetto a Chiaramonte Gulfi per il rifacimento del centro storico, in particolare per Corso Umberto e via Marconi. La notizia è stata comunicata direttamente dall’assessore Marco Falcone in una nota stampa il quale ha sostenuto che il provvedimento è stato concesso dal governo di cui fa parte, la giunta Musumeci.

Poche ore dopo, il sindaco della città, Sebastiano Gurrieri, spiega che c’è stato un iter lungo e travagliato circa questo progetto che il sindaco fa partire dal 2017, quando venne in un primo momento escluso dai finanziamenti. Poi, il sindaco riporta la vicenda ai nostri giorni, parlando di lunghe interlocuzioni e di momenti difficili, poi superati. Infine, parla di “un sogno durato tre anni”, finalmente portato a compimento. Infine, ringrazia Falcone.

Ma in seguito a questo primo post, ne fa seguito un secondo: quello pubblicato dall’ex sindaco della città di Chiaramonte, Vito Fornaro, il quale spiega, anche lui con delibere alla mano e documentazione, come quel finanziamento sia frutto della sua attività amministrativa.

“Grazie ad un articolo della testata giornalistica “RagusaOggi” abbiamo appreso che è stato finanziato per € 1.100.000 il recupero e la riqualificazione del Corso Umberto I e di via Marconi.
Una buona notizia per la città che ovviamente il Sindaco Gurrieri si è precipitato a trasformare in un “grande risultato” ottenuto dalla Sua Amministrazione”. Poi, continua: “Peccato che nella ricostruzione di parte dello “smemorato” Sindaco Gurrieri, lo stesso abbia omesso di dire che:
– il finanziamento è frutto della partecipazione a un bando della Regione (bando n. 793/2015 del 16/04/2015);
– il progetto è stato approvato dalla Giunta Fornaro con Delibera di Giunta 235/2015 del 11 Settembre 2015;
– l’opera è stata ammessa a finanziamento come pubblicato nel DDG 2442 della Assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana del 7/10/2016, per l’esattezza nella linea di finanziamento A2 al n° 71 (si allega estratto).
Ed in ogni caso, il racconto del Sindaco Gurrieri (che oltre ad avere la memoria corta legge poco le carte) viene smentito chiaramente da quanto riportato nella Delibera di Giunta Municipale n° 2 del 24/01/2020 che lo stesso ha approvato e sottoscritto. Fatte queste semplici precisazioni, è evidente come Gurrieri non solo continui ad ignorare il principio di continuità amministrativa ( già “bacchettato” su questo aspetto dalla Corte dei conti Sezione di controllo per la Regione Siciliana) ma continui a manifestare una mancanza di rispetto per il lavoro svolto da chi lo ha preceduto”.

Il progetto, dunque, è nato nel 2015, ai tempi dell’amministrazione Fornaro. Poi vi furono le elezioni e la palla è passata a Gurrieri che avrebbe intrapreso l’iter a partire dal 2017.

Sulla vicenda, in serata, è arrivato un ulteriore post dell’assessore Cristina Terlato, pubblicato sulla pagina del sindaco Gurrieri: “Noi siamo nelle piene condizioni di poter dimostrare documentalmente gli atti al riguardo non compiuti dall’Amministrazione Fornaro e quelli invece che sono stati compiuti dall’Amministrazione Gurrieri.

Solamente qualche giorno e i cittadini potranno constatare la veridicità degli atti che saranno riportati, così come gli elementi veri inseriti nella lettera resa nota che il sindaco Gurrieri ha trasmesso all’Assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, tra cui sono stati riportati anche documenti con date e numeri di protocollo certi.
Anche perché, se il contenuto della summenzionata missiva non fosse corrisposto al vero, direttamente l’interlocutore del sindaco, ovvero l’Assessore Falcone, avrebbe potuto smentirlo!.
L’ulteriore elemento di prova che aggrava la posizione del Fornaro è che tale iter di finanziamento non si è concluso dopo soli 3 mesi dall’insediamento dell’Amministrazione Gurrieri bensì dopo il percorso compiuto in questi 3 anni, così come anche testimoniato dal contenuto della lettera all’Assessore Falcone resa nota oggi che lo esplicita in maniera chiara e trasparente”.
A questo punto, dunque, secondo quanto dichiarato dall’assessore Terlato, saranno pubblicati altri atti che dovrebbero dimostrare la “paternità” di questo progetto.

 

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