STORIE VERE DEL MEDITERRANEO

 

Quattro giorni intensi, fatti di incontri e scoperta del territorio, quelli che ha vissuto lo scrittore francese François Beaune nella sua trasferta iblea per la presentazione del progetto “Storie Vere del Mediterraneo” e la raccolta di storie vere. Giovedì 15 è stato il suo ultimo giorno prima di ritornare a Palermo dove altri eventi lo attendono prima di continuare il suo viaggio verso altre mete nel Mediterraneo. Ed è proprio a Pozzallo che la giornata ha avuto inizio. A Pozzallo, dove il Mar Mediterraneo si è offerto agli occhi di François in tutta la sua maestosità, con cavalloni quasi da oceano. Alle ore 9.00 il Dirigente Scolastico dell’Istituto Nautico “G. La Pira”, prof. Giuseppe Amore, ha dato il benvenuto allo scrittore francese nella città rivierasca che di Mediterraneo, integrazione e storie vere ha molto da raccontare. A raccogliere l’invito formulato dal Dirigente Scolastico c’erano, oltre agli studenti e ai docenti interessati del Nautico e dello Scientifico, la Capitaneria di Porto di Pozzallo, il Presidente pro tempore della Società Marinara, Salvatore Lupo, l’Associazione dei Comandanti di Mare di navi mercantili, Cap. Salvatore Russino, l’Ing. Giovanni Gambuzza, Dirigente del Comune e responsabile del servizio rifugiati del Nord-Africa del Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo, l’Associazione “Giorgio La Pira”. Un vero e proprio susseguirsi di emozioni è stato quello vissuto nel corso dell’incontro da tutti i partecipanti che hanno compreso a fondo lo spirito dell’iniziativa ascoltando con grande attenzione e intervenendo in modo puntuale e competente. Qualcuno tra i presenti ha fatto rilevare come il “caso” riesca a collegare eventi disparati offrendo poi la possibilità di vivere e condividere momenti densi di spunti di riflessione. Belle e toccanti le “storie vere” che molti partecipanti hanno voluto regalare al microfono di François e condividere in prima battuta con i presenti. Riflessioni, ricordi, memorie, emozioni ritenute meritevoli di essere depositate nella biblioteca digitale di “Storie Vere” perchè come qualcuno dei presenti ha detto “non si interrompa la trasmissione della memoria di padre in figlio”. Bellissima e pregnante l’immagine evocata dallo stesso: quella di Enea con il padre Anchise sulle spalle e il figlio per mano. Un’immagine a simboleggiare il peso dell’esperienza e dei ricordi paterni che ognuno porta sulle spalle e che ha il compito di trasferire al proprio figlio, grazie al contatto con la sua mano. Ben venga dunque una biblioteca digitale che oltre alle sue finalità precipue avrà sicuramente anche il compito di essere quella mano protesa nel tempo a tutte le generazioni a venire. E gli studenti dell’Istituto Nautico e del Liceo Scientifico di Pozzallo presenti all’incontro insieme ai loro docenti? Entusiasti e attenti li vedremo presto in azione sul sito ibleo dedicato al progetto www.storievereragusa.altervista.org.

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